di Ilaria Proietti Mercuri
Sono in corso i lavori di rifacimento del rettangolo di gioco. Le dichiarazioni di padre Matteo
Ci siamo. All’oratorio San Filippo Neri nel cuore della Garbatella si vede una luce in fondo al tunnel. Infatti, da qualche settimana, sono ricominciati i lavori di rifacimento del glorioso impianto sportivo, su cui hanno giocato generazioni di garbatellani, ma anche nomi illustri del calcio romano come Agostino Bartolomei e Odoacre Chierico.
Nell’ultima intervista a Padre Matteo, che ha ereditato la gestione dell’oratorio, solo buone notizie e tanta speranza: “Il campo da calcio lo rifaremo il prima possibile, non sarà un parcheggio, e sarà sempre aperto ai ragazzi del quartiere senza la intermediazione di alcuna scuola calcio, così da poter far giocare tutti.” Padre Guido docet. E così, diradate le polemiche comparse qualche mese fa sui social circa la presunta volontà di trasformare il rettangolo di gioco in una colata di asfalto, da pochi giorni sono ricominciati i lavori di ripristino.“Sono già a buon punto gli interventi degli operai, il campo rimarrà in pozzolana, come lo avrebbero voluto i miei predecessori – ha dichiarato Padre Matteo – .La terra è ormai pronta. Poi verrà predisposta la recinzione con la rete di metallo e polistirolo.”.

Ma perché tanto ritardo ? I motivi sono stati tre. La prima ditta che era stata incaricata con una assegnazione diretta dei lavori, pur ricevendo gli importi degli stati di avanzamento non è stata in grado di rispettarli, tantomeno di ultimare la ristrutturazione dell’impianto. Vi è infatti ancora una causa legale in corso. In secondo luogo, la pandemia non ha di certo aiutato tutta una situazione già complicata di suo. E per finire, trovare un’altra ditta è stato difficile, in quanto gli accessi dalla strada all’oratorio sono piccoli ed entrare con grossi macchinari risulta complicato.”
Ma superato il momento peggiore, il campetto sarà agibile tra non molto.“Contiamo nel mese di dicembre, in occasione del 70° anniversario della Chiesa Parrocchiale di benedire il campo e forse fare un’inaugurazione aperta al quartiere”. Continua Padre Matteo.
Intanto all’oratorio già si sente aria di calci al pallone e terra che sporca le scarpe. Alcuni ragazzi hanno già chiesto a Padre Matteo di poter fare qualche tiro in porta. Insomma, quel clima di serenità che ha sempre contraddistinto la Chiesoletta sta tornando. Come tornerà il gioco dei calcinculo, la giostra volante e precaria che piace tanto ai più piccoli. Gli infiniti tornei di calcio con a seguito lunghe file alla fontanella per bere. Le interminabili sfide a biliardino o le scommesse sui rigori. Tutto quello che fin dagli anni Trenta avevano voluto padre Melani, padre Daelli e padre Guido.





