Nell’aprile del prossimo anno pronta la “Scuola dei bimbi

Ristrutturazione della scuola materna

Nell’aprile del prossimo anno pronta la “Scuola dei bimbi

di Cosmo BARBATO

La “Scuola dei bimbi”, quella piccola perla architettonica di piazza Nicola Longobardi, nel cuore della Garbatella, nella quale sono passate tante generazioni di bambini del nostro quartiere, è in corso di una radicale ristrutturazione che ne rispetterà scrupolosamente le linee. “Cara Garbatella” …..

Ristrutturazione della scuola materna

Nell’aprile del prossimo anno pronta la “Scuola dei bimbi

di Cosmo BARBATO

La “Scuola dei bimbi”, quella piccola perla architettonica di piazza Nicola Longobardi, nel cuore della Garbatella, nella quale sono passate tante generazioni di bambini del nostro quartiere, è in corso di una radicale ristrutturazione che ne rispetterà scrupolosamente le linee. “Cara Garbatella” se ne era già occupata nel numero scorso, riportando anche l’eco di alcune polemiche che avevano accompagnato la chiusura dell’asilo prima della fine dell’anno scolastico. S’era infatti diffuso qualche timore che si potesse verificare uno “scippo”, cioè un cambiamento di destinazione d’uso, timore alimentato anche dalla continua utilizzazione della scenografica facciata della scuola e dell’intera piazza come set di numerosi film e sceneggiati tv, tra cui la fortunata serie del maresciallo Rocca. Sono seguite però solenni rassicurazioni: la scuola, entro l’aprile dell’anno prossimo, sarà restituita ai bambini, che solo provvisoriamente hanno trovato ospitalità nel grande edificio della “Cesare Battisti” di piazza Damiano Sauli. La “Scuola dei bimbi” fu una delle prime istituzioni pubbliche realizzate alla Garbatella dopo la fondazione della borgata nel 1920. L’edificio centrale della palazzina, quello che comprende il portico e la loggia, preesisteva. Era la residenza di campagna o un casino di caccia dei nobili Sergardi, di origine senese, aggregati alla nobiltà romana nel XVI secolo: Filippo Sergardi fu chierico di camera e segretario dei Brevi di papa Leone X Medici. L’edificio originario, di dimensioni contenute, era stato eretto sui resti di una villa romana del 1 secolo d.C. che aveva restituito diversi marmi lavorati posti ad ornamento del parco che si estende alle sue spalle. Oggi è rimasto solo un pregevole bassorilievo rappresentante storie di Mercurio, murato alle spalle della villa, mentre la maggior parte degli altri reperti, tranne alcuni che forse erano stati trasferiti a Siena dagli antichi proprietari, sono “spariti”. Ci troviamo insomma davanti a una villa rinascimentale, “riconducibile alla tipologia di altre ville contemporanee di Roma, che hanno come capostipite il belvedere bramantesco del Vaticano” si legge nelle notizie storiche redatte dal Comune “con un riferimento più preci- so nel casino di caccia opera di Giacomo Del Duca alle spalle della villa Farnese di Caprarola”. I Sergardi – si legge ancora nelle notizie per ragioni di difesa fecero anche costruire dei cunicoli sotto il giardino che riportarono alla luce i resti della villa preesistente. Alle spalle dell’edificio si estende un ampio parco in parte ancora integro,alberature e da un bellissimo viale di palme (un paradiso per i bambini), mentre un ampio settore è stato distaccato e trasformato in parco pubblico con ingresso in via G. B. Magnaghi.
Nel 1927 l’edificio fu sapientemente rimaneggiato e ampliato da Innocenzo Sabbatini, autore di importanti realizzazioni alla Garbatella: occorreva trasformare la villa in un asilo per la crescente popolazione infantile’ della borgata. Sabbatini aggiunse all’originario corpo centrale, lasciato integro, la lunga ala sinistra su via Magnaghi e un’altra ala con una piccola cupola ribassata sul lato destro, su via Rocco da Cesinale, Il tutto perfettamente armonizzato.
Nell’eseguire i lavori, l’architetto scoprì, in un locali del piano alto poi utilizzato come deposito per i cassoni dell’acqua, un frustolo di affresco appartenuto alla residenza padronale. Saggiamente lo preservò, ricoprendolo con una lastra di vetro.
Nel giardino un pozzo reca la data del 1868 (ma è certo più antico), mentre una carta del 1845 sembia indicare l’edificio come “Villa Polverosi”. Altre carte, del 1877 e del 1881, indicano l’edificio come “Villa Rosselli” o “Roselli”. Nel 1906 dovrebbe essere pervenuto ai Torlonia, che l’avrebbero ceduto in affitto agli Scialanga, allevatori di Amatrice immigra ti nella campagna romana, una famiglia tra i pionieri della Garbatella.
La scuola subì un prlimo restauro leggero nel 1991. Oggi la radicale ristrutturazione, affidata al XII Dipartimento del Comune, è curata dall’architetto. Chiara Cecilia Cuccaro assistita dal geom. Pietro Gangini, un tecnico di provata esperienza. L’opera, condotta con i più rigorosi criteri di salvaguardia del pregevolissimo edificio e di rispetto delle normative vigenti, costerà 774685 Euro.
Quando la “scoletta” l’anno prossimo tornerà ai bambini, alla Garbatella ci sarà festa grande.

 

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 0 – Luglio 2003

 

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