Nanni Moretti inaugura al Palladium il Festival Cinema Oltre

Al via la prima serata del Festival Cinema Oltre 2023 al teatro Palladium, gremito di giovani universitari del Dams di Roma Tre e di tanti appassionati del cinema.

Cara Garbatella in omaggio a “Caro Diario”

Ospite d’onore della rassegna, ideata da Vito Zagarrio, è stato il regista Nanni Moretti, che ha presentato la versione restaurata del suo film “Sogni d’oro”. Lo abbiamo fotografato, seduto nel foyer del Teatro in attesa di intervenire, mentre sfoglia l’ultimo numero del nostro giornale Cara Garbatella, il cui nome fu scelto proprio in omaggio al suo film “Caro Diario” e alle bellissime scene girate tra le strade del nostro quartiere.

L’intervento di Nanni Moretti

“Il mio lavoro – ha dichiarato il regista alla platea – mi piace molto, ma mi piace più farlo che analizzarlo. Confesso di non essere un esperto dei miei film e più passa il tempo meno riesco a teorizzare sulle pellicole che ho girato”.

Ha scelto di presentare Sogni d’oro perché ne ha appena curato il restauro insieme alla Cineteca Nazionale. E’ un film del 1981, scritto quando ancora non aveva trent’anni, pieno di allegorie, di sogni che irrompono nella realtà, di ironia e autoironia. Riguardo al rapporto con gli attori Moretti ha sottolineato : “ A quel tempo gli attori per me erano un po’ delle pedine che io decidevo come far muovere. Adesso non la penso più così ”.

E’ il pubblico che decide

Moretti ha raccontato anche come sia stato sorprendente per lui il successo di Ecce Bombo, che ha preceduto Sogni d’oro. “Ero convinto di aver fatto un film tragico per una ristretta fascia di spettatori – dice sorridendo – e invece la risposta del pubblico lo ha trasformato in un film comico per tutti. Questo equivoco mi ha permesso di girarne molti altri”.

 Regista e Cittadino

Circa il suo pensiero politico Moretti ha sottolineato che ha sempre voluto tenerlo separato dal cinema e che, quando vent’anni fa ha partecipato al movimento dei girotondi, non ha mai pensato di filmare le manifestazioni, tralasciando per oltre un anno il suo lavoro di regista. Quello di cui parla nei suoi film è la sua visione di cittadino.  Non intende in alcun modo imporsi come faro da seguire e gli fa piacere essere riconosciuto come persona attenta al presente più che come premonitore del futuro.

   

Il Premio Palladium

Al termine dell’incontro gli è stata consegnata dagli organizzatori Vito Zagarrio e Christian Uva la targa “Premio Palladium” tra gli applausi entusiastici del pubblico e le acclamazioni dei ragazzi del Dams.

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