Mercato di Via Passino: il Municipio preme per la riapertura

Mercato di Via Passino: il Municipio preme per la riapertura

Facciamo il punto col Presidente Andrea Catarci

Da nove anni i residenti della Garbatella attendono la ricomparsa del loro mercato a Via Passino. Una vicenda che si trascina dal 2002, quando i banchi furono trasferiti sulla Circonvallazione Ostiense.
Dovevano rimanerci massimo due anni. Invece sono ancora lì.  Il presidente del Municipio, Andrea Catarci, ci ha confidato la sua visione della situazione nell’intervista che pubblichiamo. …..

Mercato di Via Passino: il Municipio preme per la riapertura

Facciamo il punto col Presidente Andrea Catarci

Da nove anni i residenti della Garbatella attendono la ricomparsa del loro mercato a Via Passino. Una vicenda che si trascina dal 2002, quando i banchi furono trasferiti sulla Circonvallazione Ostiense.
Dovevano rimanerci massimo due anni. Invece sono ancora lì.  Il presidente del Municipio, Andrea Catarci, ci ha confidato la sua visione della situazione nell’intervista che pubblichiamo.

Presidente Catarci, i nostri lettori ci chiedono qual è oggi la situazione del mercato. Perché non è stato riaperto al pubblico? Esistono ancora dei problemi legati ai lavori e, se sì, quali? La scorsa volta abbiamo parlato di discrasie tra quanto affermato dai tecnici dell’Amministrazione centrale e le verifiche effettuate dagli uffici municipali: sussistono ancora questi dubbi? Alcuni degli operatori, dopo aver visto quanto fatto sinora, parlano di lavori che, secondo loro, non sono stati svolti a regola d’arte…

I lavori sono in via di conclusione, con l’Assessorato comunale ai Lavori Pubblici e alle Periferie, responsabile del cantiere che sta ultimando interventi e collaudi. In realtà il Municipio Roma XI continua a ravvisare ed a segnalare la necessità di ulteriori adeguamenti, relativi ad alcune carenze: ai due manufatti interni situati al centro della struttura e lasciati allo stato grezzo, all’impianto elettrico, all’ascensore ed ai magazzini di stoccaggio merci.
C’è poi il locale indipendente dal resto, che sta all’incrocio tra Via Odero e Via Passino, dove il Municipio intende portare alcuni servizi per la cittadinanza, che è completamente grezzo, senza impianti, masselli, pavimenti, solo con l’allaccio in fogna. Questa parte non può restare così, sarebbe inutilizzabile completamente! Le residue modifiche possono essere realizzate mentre si programma il rientro, concordandone l’esecuzione con gli operatori. Se questi ultimi si riferiscono agli aspetti sopra menzionati, che continuano a essere reclamati con decisione, hanno ragione. Se invece si fa riferimento a qualche altra cosa, dalla nostra postazione non l’abbiamo rilevata. La ristrutturazione sembra di buon livello qualitativo, anche se per esserne sicuri sarebbe stato necessario che i lavori fossero stati gestiti direttamente dal Municipio e come sapete non è stato così. E’ urgente completare l’opera, farlo in poco tempo e senza più coprirsi dietro le bugie, come è avvenuto quando dall’Assessorato comunale ai Lavori Pubblici e alle Periferie si è falsamente affermato che i fondi erano stati distolti per fare l’Urban Center.
Una vera e propria balla, perché  l’Urban è stato conseguito con fondi appositamente dedicati e di tutt’altra origine: non c’entra nulla con il Contratto di Quartiere.

La posizione del Municipio, già manifestata nei precedenti numeri nei quali abbiamo trattato l’argomento, mi sembra chiara, restituire l’area del mercato coperto alla sua vocazione commerciale. In questo contesto, sono stati presi accordi con gli operatori commerciali?

Si, per il Municipio è prioritario restituire alla Garbatella il suo mercato per cui ha atteso troppi anni. Per quanto riguarda gli accordi, quelli ci sono fin dall’inizio, anche se oggi non si riconoscono per non rispettarli. Nel 2002 si avviava la riqualificazione della struttura, bisognosa di imponenti interventi per garantirne stabilità e sicurezza. Nel contempo avveniva il trasferimento nell’attuale sede provvisoria di Via di Santa Galla – Circonvallazione Ostiense, dove in forma temporanea ed emergenziale si adibiva una sede stradale a scopi commerciali, prevedendo il ritorno a Via Passino dopo la risistemazione. Comunque, a norma dei regolamenti comunali, i commercianti hanno acquisito il diritto di esercitare le loro attività nella sede di Via Passino. Ne sono usciti unicamente per un’emergenza e potrebbero essere collocati altrove solo in presenza di un’altra area mercatale idonea individuata dall’Amministrazione, che ad oggi non c’è. Parecchi degli operatori ed alcune sigle sindacali, al contrario, hanno formalizzato di recente la loro volontà di non rientrare. Pur se le ragioni addotte sono in parte comprensibili e condivisibili, per quanto ci riguarda ad oggi non ci sono alternative e perdere tempo va solo a scapito del territorio e degli stessi operatori commerciali.
Infatti, da una parte non si può restare a Via di Santa Galla, che resta una strada. Dall’altra, l’ipotesi di fare un secondo mercato lì vicino è stata mortificata da una Giunta comunale che, dopo averla sostenuta a parole, non ci ha messo un euro per la costruzione. Per questi motivi, e per stanare quella Giunta Alemanno che è impegnata a temporeggiare ancora per non assumere l’onere di una decisione, la maggioranza di centro sinistra sta anche portando un ulteriore atto alla discussione del Consiglio municipale.

L’area di Via Passino ha una vocazione per la vendita tradizionale. In origine si pensava di farla coesistere con una rete di servizi ed una serie di venditori più vicini alle sensibilità del mercato equo e solidale, con dei servizi di utilità sociale, quali un ufficio postale ed uno sportello bancario, magari anche con uno sportello municipale. Ci sembra una bella idea, no?

Due sono stati gli errori strategici di cui è responsabile la Giunta Alemanno.
In primo luogo aver trascurato i contatti a suo tempo avviati per ospitare un ufficio postale, vanificando l’operazione. In seconda istanza aver cancellato con leggerezza la realizzazione di quello che nel progetto originario era l’ultimo piano, da adibire a spazio-mostre e ad eventi sociali, culturali ed artistici.
Come attenuante e per amor di verità, va ricordato che le basilari azioni sulle fondamenta e sulla solidità della struttura, anche per i progressivi cambiamenti della normativa antisismica e sulla sicurezza, hanno richiesto misure più onerose economicamente ed inizialmente non contemplate: queste sì che hanno richiesto risorse economiche supplementari. Oggi si può fare un’azione di parziale recupero dell’idea originaria, destinando ad attività di servizio qualche area interna, per esempio i due manufatti incompleti o uno di essi, insieme allo spazio sottostante sito tra Via Odero e Via Passino. La natura mista continua ad essere sicuramente un elemento di tutela per la vendita tradizionale, di rafforzamento competitivo, e si deve continuare a perseguirla come obiettivo.

L’attuale area di Santa Galla sembra che stia mostrando la corda, sono arrivate in redazione telefonate e lettere di cittadini che chiedono come sia possibile che una struttura adibita ad attività commerciale di tipo alimentare sia tenuta per tanto tempo in una via pubblica, con le evidenti problematiche connesse all’esposizione delle merci alle temperie giornaliere. Cosa possiamo rispondere?

Sì, le segnalazioni di situazioni poco sostenibili aumentano, sia al Municipio che alla Asl di zona, che a sua volta ha inviato alcune note successive a controlli effettuati in cui si sottolinea l’inadeguatezza della sede provvisoria.
D’altronde è un po’ il segreto di Pulcinella … E’ anche per questo che si deve rientrare a Via Passino al più presto.

Ha fatto passi avanti la proposta del Municipio di un plateatico a Piazza da Verrazzano? Qual è stata la risposta dell’Amministrazione Centrale?

La proposta è stata avanzata ascoltando le ragioni degli operatori, comprendendo i loro timori circa il fatto che il ritorno a Via Passino possa danneggiare la loro attività, oggi messa già a dura prova dalla crisi in atto. Poiché dal trasferimento in Via di Santa Galla sono trascorsi ben nove anni e gli operatori hanno consolidato una nuova rete di clientela nel vicino ma diverso contesto,
il Municipio Roma XI ha raccolto il loro appello e ha chiesto, fin dal 2007, di prevedere un mercato ulteriore nelle vicinanze. Mentre la passata Amministrazione comunale aveva apertamente dichiarato la propria contrarietà, stavolta si è registrata la disponibilità della Giunta Alemanno, in particolare dell’Assessorato comunale al Commercio e del relativo Dipartimento.
Così il Municipio ha individuato e proposto un’area, dove sono previste funzioni compatibili con l’attività di mercato rionale, a Via Capitan Bavastro, vicinissimo a Via di Santa Galla.
La proposta è però finita nel classico vicolo cieco, per la consueta doppiezza di una Giunta Alemanno che a parole ha garantito il plateatico e nei fatti non lo ha finanziato. Infatti, dalla lettura del bilancio comunale 2011, approvato con colpevole ritardo a luglio invece che a gennaio, non si è riscontrato alcun finanziamento per la nuova struttura, né tantomeno si sono stanziati fondi a disposizione del Municipio. Malgrado i desideri espressi dai commercianti, malgrado il lavoro preparatorio e l’individuazione dell’area da parte del Municipio, non ci sono quelle risorse economiche che l’Assessorato comunale avrebbe dovuto rendere disponibili e senza le quali il mercato aggiuntivo non si può realizzare. Oltre la demagogia resta la disponibilità del mercato di Via Passino: da avviare ad un immediato riuso ed a nuova vita.

 

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Marzo 2012

 

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail