Lavori pubblici nel quartiere: ed ora tiriamo le somme

Lavori pubblici nel quartiere: ed ora tiriamo le somme

dalla Redazione

Siamo alla fine dell’anno ed è tempo di tirare le somme, di misurare cioè quel che si è realizzato rispetto a quanto programmato.
Un rendiconto con una marcia in più quando parliamo di interventi tesi a migliorare la vita della comunità nella quale viviamo. Molti sono stati gli interventi di manutenzione edilizia, altri stanno partendo, per una spesa complessiva di oltre 6 milioni di euro. Nella tipologia degli interventi si va dalla manutenzione straordinaria per l’adeguamento alla legge 626/94 della Scuola Cesare Battisti e della Leonardo Da Vinci, ai lavori di riqualificazione e ristrutturazione degli istituti superiori e la manutenzione straordinaria di alcuni edifici in Via Costantino e in Via delle Sette Chiese.

portale-monsignor-nicolaiPer quel che riguarda la manutenzione stradale, un intervento importante è stato il rifacimento dei marciapiedi di Viale Guglielmo Massaia, dove sono state ripristinate le alberature, e quello di Via Prospero Alpino, prodromo degli interventi per Campidoglio 2. Aggiungiamo la nuova asfaltatura di Via Rosa Guarnieri Carducci in cui è stato rifatto lo square, di Via Girolamo Benzoni, di Via della Moletta e di Via Palos. Sono stati, inoltre, effettuati interventi di manutenzione straordinaria in strade e marciapiedi di Piazza Longobardi, Piazza Pantera, Via Roberto De Nobili, Via Fincati, Vicolo della Garbatella, Via Guglielmotti, Via Magnaghi, Via Ignazio Persico e Circonvallazione Ostiense, nel tratto dei negozi compreso tra Via Usodimare e Via di S.Galla.

Inoltre sta per essere avviato l’appalto per la manutenzione straordinaria di alcune delle strade più interne della Circonvallazione Ostiense tra cui Via Usodimare, Via Citerni, Via Candeo, Via Frediani e Via Camperio. E’ poi programmato un intervento di riqualificazione dell’area di Via Benzoni che riguarderà l’abbattimento del rudere presente in quella strada, residuo dei bomba rda – menti del ’44, e l’edificazione di nuovi manufatti, per un totale di circa 5000 metri cubi, come prescritto dal nuovo Piano Regolatore.

Sono state inoltre avviate le procedure preliminari che porteranno alla riqualificazione di Piazza Pecile. Per ciò che concerne invece i lavori a Piazza Oderico da Pordenone, è opportuno un approfondimento. La piazza è un nodo in cui converge il traffico che entra e esce dalla Garbatella. Da un lato da Via Massaia, dall’altro da Via Macinghi Strozzi, da Via Genocchi e da Via Rosa Raimondi Garibaldi. E’, in termini tecnici, una intersezione a cinque braccia non semaforizzata, dove mancano canalizzazioni e segnaletica adeguate, per cui la circolazione è spesso lenta e, soprattutto, poco sicura. Attualmente sono consentite tutte le manovre, anche quelle verso Via di Villa Belardi e Via delle Sette Chiese. Regolare l’intersezione con un semaforo non è stato possibile: sarebbe stato necessario, infatti, impedire alcune manovre di svolta, ovvero istituire una regolazione a quattro fasi semaforiche, che avrebbe ulteriormente complicato il deflusso.

lavori-alla-garbatellaCon la soluzione individuata, cioè la rotatoria compatta, si è in grado di limitare la velocità dei veicoli in entrata, incanalando le manovre su una apposita corsia. Saranno conseguentemente sistemati gli spazi pedonali e i passi carrabili laterali. L’intero intervento è stato coordinato con il progetto previsto dal “Contratto di quartiere Garbatella”. La riorganizzazione di Piazza Oderico da Pordenone è un esempio di attuazione dei piani del traffico del “Piano Generale del Traffico Urbano”, che puntano alla riduzione dei livelli di inquinamento, alla riduzione dell’incidentalità e al miglioramento delle condizioni di circolazione.

In tutto questo bailamme di attività, progettate ed eseguite, si trova anche qualche nota fuori posto, e riguarda principalmente la disastrosa situazione dell’antico ponticello di Piazza Biffi e l’incuria dimostrata verso il portale di Via delle Sette Chiese, ai quali il nostro giornale ha già dedicato più di un intervento. Il primo è un manufatto, recuperato durante l’operazione di scavo per il parcheggio sotterraneo, ed è ancora in attesa di un intervento di consolidamento e di una barriera di protezione. L’altro è l’unico superstite dei dodici accessi dell’enorme tenuta settecentesca di monsignor Nicolai (su di esso è quasi certo che ci fu l’intervento del grande architetto Valadier): si trova sulla recinzione della “Libera Università San Pio V”, trascurato e assediato da piante infestanti. Tempo fa, per interessamento di padre Guido Chiaravalli, su di esso fu eseguito un superficiale intervento. Occorre invece un vero restauro e una messa in sicurezza. 

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Novembre 2012

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail