Iniziative in XI contro l’acqua privatizzata

Iniziative in XI contro l’acqua privatizzata

Continua la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua

Marcia a gonfie vele la raccolta di firme nell’ambito del nostro Municipio per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua.
Alla data del 15 maggio le firme raccolte erano 2823, che vanno ad aggiungersi alle 52mila firme raccolte nel Lazio, di cui 31mila a Roma, per assommare sempre alla stessa data alle 420mila

Iniziative in XI contro l’acqua privatizzata

Continua la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua

Marcia a gonfie vele la raccolta di firme nell’ambito del nostro Municipio per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua.

Iniziative in XI contro l’acqua privatizzata Continua la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua Marcia a gonfie vele la raccolta di firme nell’ambito del nostro Municipio per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Alla data del 15 maggio le firme raccolte erano 2823, che vanno ad aggiungersi alle 52mila firme raccolte nel Lazio, di cui 31mila a Roma, per assommare sempre alla stessa data alle 420mila Alla data del 15 maggio le firme raccolte erano 2823, che vanno ad aggiungersi alle 52mila firme raccolte nel Lazio, di cui 31mila a Roma, per assommare sempre alla stessa data alle 420mila in campo nazionale. Nel nostro Municipio innumerevoli sono i contributi proposti da varie organizzazioni: citiamo tra queste il Gruppo Roma 70, La strada, De Merode, Acrobax, Casetta rossa, Porto Fluviale, La città dell’utopia, Legambiente, Cobas, Rifondazione comunista Che Guevara, Sel La Villetta e molte altre associazioni.
Il Municipio Roma XI (dove è possibile firmare la petizione per il referendum oltre che il pomeriggio-sera alla Villetta) su una mozione presentata dai consiglieri Paola Angelucci (SEL) Andrea Mocciaro (PD) e Campitiello (Lista Civica), ha approvato una delibera sull’acqua “bene comune contro la privatizzazione”.
Si propone di integrare lo statuto del Comune col riconoscere il diritto umano all’acqua, ossia all’accesso all’acqua come diritto universale, inviolabile, inalienabile. La delibera afferma che tutte le acque, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà. Riconosce altresì che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica. (G.M.)

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 7 – Giugno 2010

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