Un laboratorio per il fai da te all’isola solidale
di Ilaria PROIETTI MERCURI
Uscire da un carcere non sempre vuol dire libertà, si esce dalla galera sì, ma non dalla condanna. Reintegrarsi nella società diventa una sfida ancora più difficile rispetto a quella del sopravvivere in una cella. Ma, per fortuna, c’è chi sostiene che ricominciare una nuova vita è possibile: sono i ragazzi dell’Isola Solidale. Una struttura che da anni ospita fino a 40 detenuti o ex carcerati, chi si trova agli arresti domiciliari, chi ha scontato la pena ma non ha più riferimenti familiari o una condizione economica sufficiente.
Perché abbiamo deciso di andare a conoscerli proprio ora? Perché hanno una novità da raccontarci, che può tornare utile a tutto il territorio. Ma prima vi parliamo un po’ di loro. Ad accoglierci all’ingresso, in via Ardeatina 930 prima del Raccordo anulare, c’è Sergio, direttore del centro. Fin da subito mentre spiega le varie attività e ci presenta i ragazzi, che indaffarati fanno avanti e indietro, gli si legge nello sguardo quanto ami questo lavoro. Eppure, i problemi non mancano: “È molto difficile reintegrarli, a volte ce la facciamo, ultimamente siamo riusciti a far ottenere lavoro ad uno di loro. Altre volte invece, dopo che hanno scontato ed escono da qui, ricominciano a fare quello che facevano prima.” Sergio poi ci fa strada per tutto il centro, dall’orto alla falegnameria e, passando per il pollaio, ci presenta anche le due oche da guardia, che però non ci accolgono con molta ospitalità… allora decidiamo di lasciarle ai loro schiamazzi e continuare il giro.
Qui ognuno ha il suo compito da svolgere, chi fa il cuoco, chi il falegname, chi si occupa degli animali e, se hanno bisogno, si supportano tra loro. Non manca nulla e, quando giungiamo al campetto da calcio, Sergio esclama ridendo: “ci manca solo la piscina!” Poi aggiunge: “scherzo per carità, poi non mi lavora più nessuno qui.” E a proposito di lavoro: è proprio qui la novità di cui volevamo parlarvi. Il 14 febbraio è stato inaugurato l’Emporio Fai Da Noi, promosso da Leroy Merlin, si tratta di uno spazio che pian piano sta prendendo forma con attrezzature varie, macchinari, utensili.
« E’un luogo di condivisione di materiale, dove le persone o le famiglie in difficoltà che necessitano di effettuare lavori di piccola manutenzione, ristrutturazioni o lavori di pittura possono utilizzare gratuitamente gli utensili necessari. “Rivendiamo il materiale che ci passa Leroy Merlin a prezzo di costo, così da rispettare l’accordo”, ci spiega Sergio. In Italia ci sono già altri centri che hanno aderito a questa iniziativa, ma a Roma sono proprio loro, i ragazzi dell’Isola Solidale, i primi a promuoverla. Noi vi consigliamo di farci un giro, con cautela però, che le oche sono pericolose!
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