COL VENTO delle ultime settimane immondizia dappertutto

Strade e marciapiedi sempre più sporchi

di stefano BAIOCCHI

Scoramento. È il sentimento più diffuso tra gli abitanti del Municipio che ogni giorno sono costretti a degli autentici esercizi fisici per non incappare in cumuli d’immondizia e che di recente hanno dovuto ulteriormente alzare il livello di attenzione. Dall’Ostiense all’Eur, dall’Ardeatino alla Garbatella, il vento di questi giorni, che normalmente spazza l’aria non soltanto dal famigerato PM10 (particelle di particolato), ma che porta via umidità e altri effluvi nocivi rendendo tutto molto più nitido e salubre, stavolta non ha fatto altro che aggravare lo stato deprimente in cui versano marciapiedi e strade dei nostri quartieri. Non basta la raccolta della mondezza che funziona a singhiozzo (per usare un eufemismo), né la negligenza di molti cittadini poco inclini a separare organico da plastiche e vetro, né tantomeno gli abusivi, quelli che di notte ti scaricano davanti ai cassonetti cantine appena svuotate o stanze da letto intere.

Ebbene ora ci si è messo anche il grecale a disperdere ovunque detriti e materiali da discarica. Proprio il vento forte, oltre a danneggiare ancora una volta il patrimonio arboreo carente di manutenzione, ha parzialmente distrutto l’opera lignea a firma Luigi Gheno in Largo Angelo Fochetti all’incrocio tra la Circonvallazione Ostiense e via Cristoforo Colombo. L’opera fu costruita dallo scultore vicentino in occasione di Italia 90, i famigerati mondiali di calcio. È impressionante ciò che si vede anche in Piazzale 12 ottobre 1492 all’Ostiense, dove nelle adiacenze dei marciapiedi giacciono i materiali più disparati, di cui si ignora la provenienza e, soprattutto, non si comprende come siano potuti giungere fin lì. Parliamo di materassi, sedie da ufficio, stracci e vestiario. Se in città ormai siamo abituati a convivere con la sporcizia di qualsiasi tipo oltre a rami caduti e lasciati li da mesi, il colpo d’occhio peggiore si ha mentre si percorrono le consolari o le rampe che conducono al Raccordo Anulare e alle altre arterie cittadine, dove cumuli di rifiuti di ogni tipo fanno da contorno al bucolico panorama della periferia.

Cartacce, sacchi neri persi da chissà quale camion, contenitori di altri colori abbandonati dall’incivile di turno, bottiglie di plastica o di vetro. Il problema — che ogni giorno sembra aggravarsi – affligge Roma ormai da qualche anno e coinvolge tutti i quartieri della Capitale, da Ottavia a Ostia, dall’Aurelio al Prenestino e naturalmente anche il nostro Municipio. Nel frattempo da Ama fanno sapere che ammontano a circa 140 le tonnellate di rifiuti urbani consegnati dai cittadini nei municipi dispari di Roma nel corso del secondo appuntamento dell’anno con la campagna “Il tuo quartiere non è una discarica”. In ventisei siti (si tratta di diciannove ecostazioni allestite per l’occasione e di sette centri di raccolta fissi) è stato possibile raccogliere i normali rifiuti ingombranti quali ad esempio mobilio, sedie o materassi, i cosiddetti Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche, computer, televisori ecc.) e altri materiali particolari quali vernici, solventi e olii esausti. L’iniziativa tornerà domenica 17 marzo e coinvolgerà questa volta i municipi pari, quindi anche l’Ottavo.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail