Poco curato il parco di Via Ignazio Persico

Poco curato il parco di Via Ignazio Persico

In attesa che vengano ultimati i lavori di recupero del parco di Via Pullino molte persone affollano con i bambini il parco di Via Ignazio Persico, che però mostra i segni di una scarsa manutenzione ordinaria: nelle zone a verde l’erba non viene tagliata; la ghiaia invade l’esterno dei cancelli e, all’interno, i piani inclinati, creando spazi sdrucciolevoli per i bambini; …..

Poco curato il parco di Via Ignazio Persico

In attesa che vengano ultimati i lavori di recupero del parco di Via Pullino molte persone affollano con i bambini il parco di Via Ignazio Persico, che però mostra i segni di una scarsa manutenzione ordinaria: nelle zone a verde l’erba non viene tagliata; la ghiaia invade l’esterno dei cancelli e, all’interno, i piani inclinati, creando spazi sdrucciolevoli per i bambini; è facile trovare rifiuti perché di notte l’area rimane aperta dal momento che i cancelli non si chiudono più e la rete di recinzione è in parte bucata. Non ci vuole molto per migliorare l’abitabilità del parco: a volte basterebbe una ramazzata, eseguita però con regolarità.
Antonella B.

 

Perseguitato dalle cacche dei cani

Sono un “diversamente abile”, un “non vedente”, insomma un cieco. Mi rammarico della mia menomazione soprattutto perché non ho la possibilità di difendermi dalle cosiddette “deiezioni canine”, disseminate lungo i marciapiedi delle tranquille stradine della Garbatella (io abito in Via Roberto De Nobili) da cosiddetti “amici degli animali” che portano le loro bestiole a fare
i loro bisogni in spazi pubblici a dispetto di ignari passanti, ciechi come me oppure distratti o semplicemente bambini.
C’è una campagna in corso “Viva i cani, abbasso le cacche”. Bene, però non bastano le raccomandazioni, occorre che chi porta a spasso un cane sia obbligato a munirsi del sacchetto per raccoglierne i rifiuti, come accade in tanti altri paesi.
Cesare Diotallevi

 

AMA dispettosa a Piazza Vallauri

Piazza Vallauri, vecchia fermata del Metrò, ha il lato che dà verso la ferrovia libero da abitazioni. Qui potrebbero essere agevolmente sistemati i cassonetti Ama per i rifiuti. E invece no, l’Ama li ha sistemati sotto le abitazioni, che peraltro hanno i primi piani abbastanza bassi. Il disturbo che recano ai residenti è notevole, per gli odori che esalano, per i rifiuti spesso debordanti che si accumulano in terra, per il rumore proveniente dalla raccolta notturna.
L’inconveniente è stato segnalato varie volte all’Ama, che non si è neppure degnata di rispondere. Spostare i cassonetti non costerebbe niente, non creerebbe problemi di alcun genere, mentre renderebbe più gradevole la vita ai residenti. Perché l’Ama non interviene? E’ la solita noncuranza burocratica.
Giuseppe Laterza

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Giugno 2005

 

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