Inaugurazione del Parco di S. Eurosia

Un’occasione per riflettere sui veri problemi del quartiere Garbatella.

Inaugurazione del Parco di S. Eurosia

di Andrea Fannini, segretario DS Garbatella

Il 27 FEBBRAIO si è tenuta finalmente l’inaugurazione del Parco San Filippo Neri: presenti il Sindaco di Roma Veltroni, il Presidente dell’XI Municipio Smeriglio, l’Assessore alle periferie Nieri, tantissimi cittadini del quartiere. A tutti sono note le vicende dei lavori, le ragioni dei ritardi, le responsabilità della Soprintendenza e della ditta. E’ una bellissima area verde che va rispettata e valorizzata. Tuttavia, quasi ci fosse una maledizione per il definitivo completamento dei lavori, per circa due mesi quell’area non è stata illuminata. A rendere più drammatica la situazione si è verificato il contemporaneo guasto dei lampioni che illuminano quel tratto di strada. Questo ha significato non solo non poterla usufruire dal pomeriggio in poi, …..

Un’occasione per riflettere sui veri problemi del quartiere Garbatella.

Inaugurazione del Parco di S. Eurosia

di Andrea Fannini, segretario DS Garbatella

Il 27 FEBBRAIO si è tenuta finalmente l’inaugurazione del Parco San Filippo Neri: presenti il Sindaco di Roma Veltroni, il Presidente dell’XI Municipio Smeriglio, l’Assessore alle periferie Nieri, tantissimi cittadini del quartiere. A tutti sono note le vicende dei lavori, le ragioni dei ritardi, le responsabilità della Soprintendenza e della ditta. E’ una bellissima area verde che va rispettata e valorizzata. Tuttavia, quasi ci fosse una maledizione per il definitivo completamento dei lavori, per circa due mesi quell’area non è stata illuminata. A rendere più drammatica la situazione si è verificato il contemporaneo guasto dei lampioni che illuminano quel tratto di strada. Questo ha significato non solo non poterla usufruire dal pomeriggio in poi, ma neppure consentire, se non con disagi e difficoltà, l’attraversamento della stessa per i cittadini. L’amministrazione municipale si è attivata per risolvere questo grave inconveniente, i nostri consiglieri a tutti i livelli si sono mossi, i malumori giustificati dei cittadini si sono iniziati a farsi sentire (vi suggerisco di leggere la significativa lettera di un cittadino che pubblichiamo in questo numero di Cara Garbatella). C’è poco da fare: in questo caso le responsabilità in primo luogo sono stata dell’ACEA, poco o nulla è stata diretta conseguenza di omissioni o negligenze delle amministrazioni (comunale e/o municipale). In primo luogo perché sul sistema elettrico della piazza solo in ritardo è stato dato un parere tecnico di fattibilità da parte dell’ACEA. In secondo luogo (e questo punto invece riguarda il normale sistema di illuminazione stradale) per la mancata e ordinaria manutenzione dell’impianto di illuminazione che riguarda le vie che costeggiano l’area verde. Per fortuna si è intervenuti con una certa sollecitudine e la piazza illuminata e quasi del tutto completata (devono essere predisposte ancora apposite strutture nella piazza per il raccoglimento dei rifiuti e ultimati i lavori di pedonalizzazione) può davvero diventare un fiore all’occhiello del nostro quartiere.
La vicenda della piazza e del bellissimo parco non illuminati per circa due mesi devono farci riflettere su quello che probabilmente è il punto più dolente per la vivibilità nel nostro quartiere: Garbatella è un quartiere in cui spessissimo, più che nel passato, molte vie e piazze sono al buio. Almeno siamo in buona compagnia: problemi analoghi esistono in molte altre zone di Roma, soprattutto quelle che non rientrano nell’area del Centro Storico e che non sono di nuova edificazione. E difatti le aree più colpite del nostro quartiere sono anche quelle in cui l’impianto di illuminazione è particolarmente obsoleto: via Ignazio Persico, piazza Damiano Sauli, i lotti intorno a Viale Massaia, l’area intorno a piazza Brin. Si fa tanta demagogia sull’importanza del termine sicurezza: ad esso si associa molto spesso, impropriamente e volutamente, la paura e l’intolleranza verso i diversi (specie se extracomunitari), considerati come criminali o, nella migliore delle ipotesi, come persone che tolgono lavoro e prospettiva agli italiani. A me personalmente non piace questo termine (soprattutto se utilizzato in questa accezione), ma non me ne viene in mente un altro per descrivere l’esigenza primaria che sta alla base di un quartiere illuminato e vivibile. Sicurezza di poter usufruire di spazi pubblici. Sicurezza, per una famiglia, di potersi godere con tranquillità un quartiere ricco e bello come il nostro. Sicurezza, per dei ragazzi, di poter giocare in qualunque via o lotto. Sicurezza di poter fare una passeggiata senza avere paura di farsi del male, come è capitato pochi giorni fa ad una signora.
Garbatella è o sarà al centro di importanti trasformazioni: grazie al contratto di quartiere, ad esempio, verranno recuperati il Mercato coperto e il Parco di Via Pullino. Il problema della manutenzione dell’illuminazione delle vie e delle piazze della Garbatella deve diventare una priorità nell’agenda politica dell’amministrazione che governa questo Municipio, a prescindere dalla diretta competenza e dagli strumenti reali di intervento: vanno fatte pressioni a tutti i livelli, richiamate le responsabilità di un’azienda che non sta facendo il suo dovere, pianificate le esigenze. Questo ormai non è un problema come tutti gli altri, il Municipio deve fare sentire la sua voce. Solo così acquistano credibilità e prospettiva i vari interventi programmati da Comune e Municipio. E’ nel pretendere un minimo e sufficiente livello di manutenzione nei servizi primari (non solo l’illuminazione, ma anche la pulizia delle strade e l’efficienza del sistema fognario) la vera e più importante sfida di governo di questo quartiere.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 0 – Febbraio 2003

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