I pini nell’arte, dal poema sinfonico di Ottorino Respighi fino alle prove pittoriche di quindici artisti locali: tutto questo è contenuto nella mostra in via Giuseppe Candeo 18 e visitabile gratuitamente. “Gli artisti sono stati chiamati a esprimere il tema a 360 gradi” sono le parole dell’architetto Luisa Mutti, presidente dell’associazione AreaM che ha ideato l’evento. “Si parte dalla situazione che sta devastando i grandi alberi di Roma per arrivare alla loro maestosità e bellezza che li ha resi, nei secoli, l’oggetto di opere famose dall’arte alla musica”.
L’esposizione si concluderà sabato 25 gennaio con tre interventi seminariali che approfondiranno il tema della necessaria manutenzione degli alberi romani. “Il format delle nostre iniziative” spiega AreaM in un comunicato stampa, “è sempre quello di abbinare a un argomento oggetto delle mostre di arti figurative dibattiti curati da esperti del settore”.
I crolli dei pini romani
Tra la siccità estiva e gli annuali attacchi di cocciniglia, il parassita che annerisce gli aghi fino a impedire la fotosintesi, i pini della Capitale non godono di ottima salute. L’ultimo grave crollo nel territorio del Municipio VIII è avvenuto il 20 novembre 2024 in piazza dei Navigatori. Benché i rami abbiano sfiorato la pensilina della fermata dell’autobus situata su via Cristoforo Colombo, fortunatamente non ci sono state vittime.
Più drammatica la caduta di un alto pioppo al parco Livio Labor, quartiere Colli Aniene, che proprio sulle soglie del Natale, il 23 dicembre, ha strappato una donna di quarantacinque anni ai suoi tre figli che giocavano a poca distanza dal luogo della tragedia. Non erano trascorse neanche 24 ore che un altro grande albero, questa volta un pino, è crollato a San Basilio, provocando una fuga di gas dalla palazzina su cui è precipitato.
Triste epilogo per l’anno appena trascorso, e forse non a caso l’associazione AreaM ha deciso di avviare le attività del 2025 con un omaggio alla maestosità del verde romano, lanciando, con le parole di artisti e specialisti, un monito sulla necessità di un’adeguata manutenzione. “Non posso che essere preoccupata per lo stato delle alberature romane” ha commentato Barbara Invernizzi, agronomo e paesaggista che prenderà la parola sabato 25 alle ore 17:00 con una lezione sulla potatura. “I sommari interventi dell’ultimo anno dettati dalla fretta – ha proseguito – hanno aggravato la situazione”. A offrire una panoramica sulla storia dei pini, dal Seicento a oggi, sarà invece compito della dottoressa Maria Luisa Mutschlechner, che parlerà prima dell’intervento dell’ospite d’onore: Franco Purini, professore emerito di architettura dell’università la Sapienza.
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