“Per i nostri figli vogliamo le strade scolastiche”

Due edifici in mezzo a uno spiazzo sbrecciato: così appare l’ingresso della scuola elementare Leonardo da Vinci. Fuori dal cancello, una sottile striscia di marciapiede separa l’istituto da quella rotatoria che due volte al giorno – in corrispondenza dell’orario di ingresso e di uscita della scuola – si riempie di automobili. Svoltando l’angolo, dopo il benzinaio, si scorge un lungo marciapiede fiancheggiato da una, ma più spesso due file di macchine. Una strada già stretta che, complice lo spartitraffico che riduce la carreggiata, nell’orario di punta si intasa. Qui si trova uno degli ingressi di un altro istituto fondamentale per il quartiere, la scuola elementare e media Principe di Piemonte.

 

La situazione di rumore, di calore provocato dai motori, di puzza e di inquinamento, oltre che di rischio stradale continuo, ha suscitato l’indignazione di alcuni genitori, che vorrebbero per i propri figli strade più sicure, soprattutto in prossimità delle scuole. “È necessario che i bambini possano camminare tranquillamente sui marciapiedi o sugli attraversamenti” ci ha spiegato Valentina Barca, una delle organizzatrici del flash mob, che da due anni a questa parte si svolge ogni venerdì mattina tra la Principe di Piemonte in via Leonardo da Vinci e la Macinghi Strozzi nell’omonima via. “La richiesta di strade scolastiche non è una pretesa astratta. Anzi, rappresentano una necessità per i nostri figli e per tutto il quartiere, dal momento che limitano il rischio di incidenti stradali, peraltro molto alto nella nostra città.”

La mortalità sulle strade romane

Secondo i dati di Asaps.it, infatti, sulle vie romane si contano ben 34 morti dall’inizio dell’anno, una delle percentuali più alte in Italia. “Ma le strade scolastiche servirebbero anche per permetterci di abituare man mano i nostri bambini a una maggiore indipendenza” continua Barca. Secondo gli attivisti, in questa direzione servono azioni radicali e definitive. Non bastano le poche strisce pedonali, i semafori che già ci sono, i cartelli di sosta vietata – spesso non rispettati. E non basta neanche il prezioso contributo degli anziani volontari del Municipio VIII, i quali, per due ore al giorno – in concomitanza con l’ingresso e l’uscita delle scuole – agevolano l’attraversamento delle strade. “I nonni paletta” li chiamano da queste parti.

La giornata europea di Street for kids

Ma in occasione della giornata europea di Street For Kids, una campagna di mobilitazione organizzata dall’associazione Clean Cities con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento cittadino e della sicurezza stradale, il malcontento prende forma. All’interno della protesta di numerose città europee, si inserisce anche quella dei nostri istituti. “Questa giornata è fondamentale per smuovere qualcosa sul tema della mobilità sostenibile” continua Valentina Barca. “Noi e i nostri figli dobbiamo essere liberi di poterci muovere a piedi o in bicicletta in sicurezza.” Tematica particolarmente sentita a Garbatella, un piccolo quartiere, dove l’utenza delle scuole certamente non arriva dall’altra parte di Roma.

Le richieste dei genitori

Le richieste sono poche e concrete. Per la Principe di Piemonte, si auspica l’introduzione di alberi intorno alla scuola, il rispetto della zona 30 già esistente, l’introduzione di rastrelliere per le bici. Per quanto riguarda la Leonardo da Vinci, invece, il tema più scottante è la fatidica pista ciclabile di via Giustiniano Imperatore – di cui si intravedevano possibilità di realizzazione già tre anni fa, poi scongiurata da una petizione di negozianti e cittadini, i quali avrebbero perso una novantina di posti auto – e il completamento della ciclabile sulla via Ostiense, fondamentale per il secondo ingresso della scuola media. “Le altre città europee si stanno muovendo in questa direzione, ma Roma sembra lontana anni luce da certi standard di sostenibilità” continua Barca, sottolineando la centralità della questione ambientale nelle loro manifestazioni.

La qualità dell’aria nel municipio

Eh sì, certamente Roma non è nota per l’alta qualità dell’aria. Secondo una statistica della campagna NO2 no grazie, attiva fino allo scorso marzo, i dati relativi al nostro municipio sono raccapriccianti. Il punto di osservazione è posto in prossimità della Centrale Montemartini, e mostra una concentrazione di NO2 pari a 56 microgrammi al metro cubo, mentre la cifra dovrebbe risultare inferiore a 20. Ma quello della qualità dell’aria – e dunque della nostra salute – è solo uno della miriade di problematiche derivanti dal traffico. Le code di automobili bloccano spesso ambulanze e mezzi di trasporto pubblico – assicurano i genitori di zona – per esempio l’autobus 715, che riscontra continui problemi nella svolta tra via Costantino e via Leonardo da Vinci.

Ma la corsa del 715 è nota per essere parecchio travagliata, anche in altri tratti. “Vorremmo bloccare il passaggio delle automobili, e consentirlo solo all’autobus” ci ha raccontato Alessandra Grassi, la referente di Street for Kids per l’istituto Malaspina, “il 715 manterrà la possibilità di transitare, ma quanto alle automobili vorremmo introdurre un blocco.”

Per ora si è giunti a un compromesso: in via Antonino Pio, nel tratto prospicente la scuola elementare, sarà a breve impedita la sosta dei veicoli, con l’inserimenti di fioriere o, nella migliore delle ipotesi, l’allargamento del marciapiede. “Il sindaco Gualtieri ha già individuato 110 scuole della capitale in cui è possibile introdurre strade scolastiche” prosegue Grassi, “adesso sta al Municipio dare l’ok per la loro realizzazione.”

È dunque al minisindaco Ciaccheri che le manifestazioni sono rivolte.

“Ma il presidente” assicura Grassi, “ha già istituito un tavolo di lavoro su questo tema, di cui io faccio parte. Il dibattito è dunque molto attivo, e ci auguriamo che a breve si possa arrivare a qualche risultato.” Infine, per la scuola media Macinghi Strozzi abbiamo parlato con la referente Federica Falasca: “Per questo plesso vorremmo strisce pedonali più visibili e segnalate, oltre che multe serrate a chi parcheggia in doppia fila.” Questo attraversamento, infatti, risulta fondamentale non solo per gli studenti del plesso, ma anche per chi si dirige all’ospedale CTO, che si trova sulla parallela via S. Nemesio.

Il corteo delle biciclette

Ed è proprio dal plesso Macinghi Strozzi che oggi venerdì 27 ottobre, in occasione della giornata europea di Street for Kids, un gruppo di una quarantina tra attivisti, genitori e bambini è partito a piedi o in bicicletta, diretto all’ingresso della Principe di Piemonte percorrendo via delle Sette Chiese e via Giovannipoli.

Il corteo, accompagnato da musica e striscioni, ha sollevato l’attenzione dei passanti, e ha ostacolato per qualche minuto il traffico. Alle ore 8.30, il flash mob è terminato. Tutto pronto per il suono della campanella: una coda di bambini in bicicletta è sparita scampanellando dietro il cancello della scuola.

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