Ostiense, giornata di studi dedicata alla figura di Carlo Levi

Allo “sguardo in movimento” di Carlo Levi verrà dedicata una giornata di studio nell’ambito delle manifestazioni per il centoventesimo anniversario della sua nascita, avvenuta il 29 novembre 1902 a Torino.
L’incontro, a cura di Fondazione Carlo Levi e Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, approfondirà il rapporto con il cinema del grande pittore, scrittore, politico e intellettuale. L’appuntamento è per martedì 29 novembre, dalle 10:00 presso la Fondazione AAMOD, nel complesso degli edifici della Centrale di Montemartini all’Ostiense. L’iniziativa ha il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali.

 

Carlo Levi, scrittore, pittore e autore di cinema

Carlo Levi, è stato tra i più significativi autori del novecento. Conosciuto soprattutto per il romanzo Cristo si è fermato a Eboli, è stato pittore, autore di cinema e antifascista.  Nato nel 1902 in una famiglia ebraica della borghesia torinese, si diploma al liceo Alfieri. Ottenuta la laurea in medicina, rimarrà alla Clinica Medica dell’Università di Torino come assistente fino al 1928. Non eserciterà mai la professione di medico, preferendo definitivamente la pittura e il giornalismo. Nel 1931 si unirà al movimento antifascista di Giustizia e libertà, fondato tre anni prima da Carlo Rosselli.
Alla Biennale di Venezia del 1932, Levi presenterà le sue opere: L’uomo rosso (1929), Scena di frutta (1930) e Natura morta con melograni (1930). Nel marzo 1934 Levi è arrestato per sospetta attività antifascista. Nel maggio del 1935, su segnalazione dello scrittore fascista Dino Segre, subisce un secondo arresto e la condanna al confino nel paese lucano di Grassano. In un secondo momento è trasferito nel piccolo centro di Aliano, in provincia di Matera. Da questa esperienza nascerà il suo romanzo più famoso, Cristo si è fermato a Eboli.
Nel 1936 il regime fascista gli concede la grazia sull’onda dell’entusiasmo collettivo per la conquista dell’Etiopia. Levi, quindi, si trasferisce per alcuni anni in Francia, dove continua la sua attività politica. Rientrato in Italia, nel 1943 aderisce al Partito d’Azione e a Firenze è tra i dirigenti de La Nazione del Popolo, organo del Comitato di Liberazione della Toscana. Proprio a Firenze trova rifugio presso l’abitazione di Eugenio Montale, dove rimane fino al 1944. È qui che conosce il poeta triestino Umberto Saba, che diventerà suo suocero.
Autore per il cinema, già dagli anni, Trenta Levi prolifera nella scrittura di soggetti e sceneggiature, alcuni dei quali insieme all’amico Mario Soldati e poi con il poeta Rocco Scotellaro. Con gli stessi scrittori, negli anni 1946-1953, lavora ai progetti che riguardano la trasposizione cinematografica del Cristo si è fermato a Eboli e alla sceneggiatura de I fuochi di San Pancrazio.
Cristo si è fermato a Eboli sarà presentato nel 1979 fuori concorso al Festival del Cinema di Cannes cinque anni dopo la morte di Levi. Interpretato da Gian Maria Volonté, il soggetto del film si avvarrà dell’apporto, oltre che di Levi, di Tonino Guerra e di Francesco Rosi.

Lo scrittore Carlo Levi

Lo svolgimento della giornata di studio 

Le descrizioni della cultura tradizionale contadina del meridione di Levi, Rocco Scotellaro e dell’antropologo Ernesto De Martino sono stati alla base dell’ispirazione di molti cineasti.
Nel corso della giornata sarà approfondita la loro influenza su alcuni film documentari prodotti in Italia tra il 1953 e il 1976 riguardanti soprattutto la Lucania.
Tra le carte del Fondo Carlo Levi di Alassio è emersa anche una vicenda finora inesplorata che riguarda una sceneggiatura degli anni ’50 per Augusto Genina sulla vita di Amedeo Modigliani, mai approdata alla realizzazione del film.
Le più recenti ricerche condotte sulla complessiva opera di Levi con forte inclinazione interdisciplinare da storici dell’arte, della letteratura, del cinema, come da antropologi, inducono a ritenere che la riflessione sul cinema e sui suoi codici espressivi sia stata non marginale per Levi, così da spingere ad interrogarsi su quale ne sia stato in ogni epoca l’influsso reale sulla sua intera opera di letterato e artista, ma anche di saggista e osservatore politico.
Al termine della giornata di studio, a ingresso libero fino a esaurimento posti, con interventi di intellettuali e studiosi tra i quali Sebastiano Martelli, Elisa Donzelli, Luca Beltrami e Vincenzo Esposito, sarà proiettato il film documentario “Carlo Levi, lo sguardo in movimento” di Paolo Di Nicola.

 

La sede della fondazione AAMOD

La sede della Fondazione AAMOD è parte del suggestivo e unico complesso di edifici della Centrale Montemartini, in via Ostiense 106. Entrando nel complesso della Centrale, l’Archivio audiovisivo si trova nello stabile, a sinistra dell’ingresso al Museo. I locali della fondazione sono costituiti anche dalla Sala Zavattini, il cuore delle iniziative pubbliche dell’archivio, dove si svolgono rassegne cinematografiche, convegni, seminari, presentazioni.
Nella sala è situata anche la Biblioteca specializzata con tavoli per la consultazione.

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