​Lo sviluppo urbanistico in XI Municipio

LAVORI  PUBBLICI  E  URBANIZZAZIONE

Lo sviluppo urbanistico in XI Municipio

di Eraldo Saccinto

Perché a Roma i mega-appalti e le grandi concessioni per la costruzione dei nuovi immobili sono conquistati da pochi giganti del mattone?
E come si è evoluto il lavoro di quelli che una volta erano chiamati palazzinari ed ora sono diventati sponsor di progetti firmati da star dell’architettura internazionale? …..

LAVORI  PUBBLICI  E  URBANIZZAZIONE

Lo sviluppo urbanistico in XI Municipio

di Eraldo Saccinto

Perché a Roma i mega-appalti e le grandi concessioni per la costruzione dei nuovi immobili sono conquistati da pochi giganti del mattone?
E come si è evoluto il lavoro di quelli che una volta erano chiamati palazzinari ed ora sono diventati sponsor di progetti firmati da star dell’architettura internazionale?
Roma è diventata un luogo ricercato.
Non c’è architetto al mondo che adesso non amerebbe realizzare un suo progetto a Roma. In effetti, c’è da capirli, dopo quattro decenni di studio approfondito, Roma si è finalmente dotata di un nuovo Piano Regolatore Generale.
Il progetto delle edificazioni a Piazza dei Navigatori.Si tratta di un  evento assai raro nella storia di una metropoli moderna, frutto di una serie di decisioni che apriranno una nuova fase per la vita della città, non sempre condivisibili. Questo piano di trasformazioni avrà un notevole impatto sul territorio del Municipio XI ed in particolare sul nostro quartiere.

Nel perimetro compreso tra la Via Ostiense, San Paolo, Piazza dei Navigatori, Via di Tormarancia e la Garbatella sono previste profonde e importanti trasformazioni urbanistiche: il riassetto di Piazza Navigatori, lo sviluppo di Campidoglio2, la riqualificazione dell’ex Fiera di Roma e degli ex Mercati Generali, il riutilizzo della rimessa ATAC a San Paolo.
Nell’area dei Mercati Generali è in corso il progetto di riconversione che prevede la creazione della Città per i Giovani progettata da Koolas, che va dalla mediateca alle strutture dedicate allo sport ed al fitness, alla Città dei Sapori, alle attività di intrattenimento e spettacolo.
Per l’ex Fiera di Roma, sono previsti interventi a valenza sociale con una serie di nuove infrastrutture a scopo ludico-educativo per bambini denominate Città dei piccoli ma su quella stessa area è prevista l’edificazione di alcune centinaia di nuovi appartamenti ad uso residenziale. A San Paolo, oltre alla ricostruzione dei palazzi di Via Giustiniano Imperatore, abbattuti a causa della loro pericolosità, è previsto il completamento del maxi albergo di Via Galba mentre c’è da capire come sarà realizzata la riqualificazione della vecchia rimessa dell’ATAC.
A Piazza dei Navigatori, il cui progetto è stato assegnato alla società Acqua Marcia, è prevista la realizzazione di un complesso misto direzionale e commerciale con annessi parcheggi interrati, parcheggi a raso, una piazza ad uso pubblico ed aree verdi. Lavori, che si concretizzeranno nella costruzione di tre strutture di cui due gemelle alte otto piani e destinate ad uffici ed un edificio di due piani nel quale saranno ospitati parcheggi per auto e moto ed un nuovo polo commerciale.
Un progetto che ha suscitato molte critiche. Alla Garbatella si procederà con la realizzazione delle infrastrutture per Campidoglio-2, un affare da milioni di metri cubi di cemento su cui si è posato l’occhio di alcuni architetti di fama internazionali tra cui Fuksas, la riqualificazione di Via Benzoni con la ricostruzione degli immobili abbattuti dai bombardamenti del ’44, la costruzione del ponte che unirà la Circonvallazione con Via Ostiense e i nuovi appartamenti ad uso residenziale a Via Palos.
Non c’è che dire, nel giro di qualche anno non riconosceremo più i luoghi nei quali viviamo adesso.
E’ in atto una rivisitazione completa del vecchio modello urbanistico che si basava sulle cosiddette zone territoriali omogenee, senza che si riesca però a capire qual è il corrispettivo in oneri che verrà pagato alla cittadinanza.
Se esisteranno, dove saranno collocati e quanti saranno i metri cubi in Edilizia Residenziale Pubblica che saranno messi a disposizione degli abitanti e che allevieranno il disagio di chi oggi non riesce a far fronte all’affitto di una casa. Nell’orizzonte concettuale del nuovo piano si fa solo riferimento a una zonizzazione più flessibile, esemplificata dalla nuova geografia dei tessuti sociali ed infrastrutturali, che prevede evidentemente il superamento delle attuali zone territoriali e del sistema delle destinazioni urbanistiche, proponendo la collocazione “fuori le mura” per chi non ha la possibilità di potersi permettere di vivere a questi livelli.
Coloro i quali hanno iniziato ad esprimere perplessità rispetto al procedere senza un allargamento del dibattito con gli abitanti, sono stati tacciati di conservatorismo e immobilismo: c’è da dire però che questi percorsi urbanistici non si sono ancora mai collocati a valle di un processo di discussione che abbia visto il Municipio poter esporre i suoi rilievi ma sono stati decisi tout-court dall’alto.
La discussione sui luoghi nei quali vivere può  diventare un banco di prova di come ragionare sullo sviluppo della città, definendo un disegno di equilibrio territoriale e nuovi strumenti di pianificazione.
I criteri da utilizzare potrebbero essere riassunti in rispetto delle regole, la partecipazione, visto che nella maggior parte dei casi le iniziative sono intraprese senza un coinvolgimento della cittadinanza, rapporto fra l’interesse pubblico e quello privato, ora spesso prioritario, sostenibilità sociale e qualità del lavoro prodotto, sostenibilità ambientale e qualità urbana.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 4 – Dicembre 2007

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