Il mistero del crocefisso scomparso

Il mistero del crocefisso scomparso

Chiesto ed ottenuto il ripristino nella sala del consiglio municipale

di Eraldo Saccinto

Probabilmente è accaduto durante i lavori di restauro.
Fatto sta che negli ultimi giorni della passata legislatura era improvvisamente scomparso il crocefisso solitamente appeso al muro dell’Aula Consiliare.
Evidentemente in un …..

Il mistero del crocefisso scomparso

Chiesto ed ottenuto il ripristino nella sala del consiglio municipale

di Eraldo Saccinto

Probabilmente è accaduto durante i lavori di restauro.
Fatto sta che negli ultimi giorni della passata legislatura era improvvisamente scomparso il crocefisso solitamente appeso al muro dell’Aula Consiliare.
Evidentemente in un momento in cui la politica, anche quella del nostro Municipio, era presa degli effetti elettorali, in pochi hanno notato questa lacuna. E’ bastato però il primo consiglio per far esplodere il problema. La presa di coscienza deve aver evidentemente imbarazzato alcuni dei nostri consiglieri, i quali hanno proposto (motivandolo col fatto che il crocefisso è il simbolo della religione cristiana e quindi delle radici culturali ed identitarie della nostra comunità nazionale) un ordine del giorno nel quale si è chiesto al Presidente del Municipio un impegno, affinché egli esprimesse la solidarietà a tutti coloro che professano la religione cristiana (siano essi cattolici, ortodossi o protestanti), oltre alla ricollocazione del crocefisso nell’aula consiliare congiuntamente ad una immagine sacra.
Questo ordine del  giorno è stato votato l’8 agosto ed è stato approvato a maggioranza con 9 voti a favore, 4 contrari e 2 astensioni. Non è di certo il caso di aprire in questa sede un dibattito sul tema della relazione tra principi di laicità ed esposizione di simboli religiosi negli uffici pubblici. Per chi non lo sapesse, l’ordinamento giuridico ha già depennato la “religione di Stato” e confermato, come ce ne fosse bisogno, i principi di laicità e di libertà religiosa sanciti dalla Costituzione. Non solo, la Cassazione ha ribadito che l’esposizione del crocifisso negli uffici pubblici è lesiva del principio di laicità dello Stato. Tuttavia, vanno ricordate le conclusioni del Consiglio di Stato il quale, pochi mesi fa, ha ritenuto il crocifisso non più un oggetto di culto ma un simbolo idoneo ad esprimere quei valori civili che sono a fondamento della nostra società.
Chissà se, guardando meglio, non ci accorgiamo che assieme al crocifisso il fondamento della nostra società passa anche attraverso l’accettazione dei pacs, del testamento biologico, della libertà di ricerca scientifica, dell’integrazione multirazziale e del ripudio della guerra. Un ultimo dubbio rimane. Il crocifisso sappiamo tutti com’è fatto. Chissà quale sarà invece l’immagine sacra che sceglierà il Consiglio del Municipio. Ce ne è quanto basta per non dormirne la notte.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 3 – Ottobre 2006

 

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