Sarà dedicata a Donatella Colasanti l’area verde di via Villa di Lucina a San Paolo
di Ilaria Proietti Mercuri
La memoria è quello strumento che, almeno in teoria, dovrebbe aiutare a non commettere più gli stessi errori. E proprio con questo spirito, il Municipio VIII dedicherà l’area verde della Villa di Lucina in zona San Paolo a Donatella Colasanti, la giovane donna scampata alla strage dei Circeo.
La sua storia, come il suo volto scosso e pieno di sangue, finirono su tutti i giornali quando la sera del 30 Settembre 1975, venne ritrovata ancora viva nel bagagliaio di un’auto, accanto al corpo della sua amica Rosaria Lopez morta invece qualche ora prima. A soli 17 anni infatti Rosaria, venne stuprata e quasi uccisa di botte, dopo essere stata adescata con la scusa di una festa in una villa al Circeo da tre rampolli di alcune agiate famiglie romane. Come si salvò? Perchè ebbe la lucidità di fingersi morta, raccontò poi nei mesi successivi.
Così, dopo il parco alla Montagnola intitolato a Maria Rosaria Lopez, si intitolerà un parco anche alla ragazza che scampò al massacro, ma che venne segnata per tutta la vita.
Ricordare però, non è mai abbastanza. Così anche il quartiere Montagnola non si è tirato indietro. A Via Mario Muschio infatti, una panchina è stata dipinta di rosso e abbellita con un ritratto di Alda Merini e delle due ragazze della strage del Circeo, in memoria di tutte le donne vittime di violenza.
Un progetto, quello della panchina, che era stato avviato anni fa anche alla Garbatella, accanto alla fontana di Carlotta, storico simbolo che porta il nome di una donna. Ma con gli anni la panchina scomparve. Per questo, alcune associazioni del quartiere, tra cui Il Tempo Ritrovato di Mirella Arcidiacono, chiedono alla Regione Lazio e al municipio VIII di posizionarne una in Piazza Ricoldo Da Montecroce.