Intervista al Consigliere comunale Enzo FOSCHI
Garbatella è “Rione”
di Giancarlo PROIETTI
Entro la fine di novembre, il Sindaco di Roma Walter Veltroni conferirà alla Garbatella il titolo di Rione consegnando l’ onoreficenza al presidente del Municipio Massimigliano Smeriglio. E’ la “rivincita” di quella che una volta era nata come borgata ed anche la giusta conseguenza di come oramai, …..
Intervista al Consigliere comunale Enzo FOSCHI
Garbatella è “Rione”
di Giancarlo PROIETTI
Entro la fine di novembre, il Sindaco di Roma Walter Veltroni conferirà alla Garbatella il titolo di Rione consegnando l’ onoreficenza al presidente del Municipio Massimigliano Smeriglio. E’ la “rivincita” di quella che una volta era nata come borgata ed anche la giusta conseguenza di come oramai, da qualche anno, questo pezzo di Roma venga sempre più apprezzato per la sua architettura ,vivibilità e vitalità. Garbatella è il primo quartiere al di fuori delle mura che sarà fregiato di questo titolo.
Noi, una volta periferia e adesso sempre più vicini al centro storico, ci sentiamo parte integrante di Roma e della sua storia. Sono lontani i tempi in cui la Garbatella si giudicava con senso di disprezzo. Per le strade ed i lotti ho incontrato turisti con gli occhi a mandorla a fotografare in maniera frenetica, studenti e professori, architetti, attori, tecnici e registi intenti a girare film, fiction, a usare le meravigliose piazzette, stradine e villini come sfondo per la pubblicità. L’orgoglio , la soddisfazione di passare nell’arco di vent’anni da borgata a rione, per gli abitanti e amanti di Garbatella sono tanti. Abbiamo incontrato il consigliere comunale Enzo Foschi , nativo del quartiere, per capire e approfondire soddisfazioni e preoccupazioni.
Cosa significa diventare rione?
E’ il riconoscimento ad una storia, ad una comunità fatta di famiglie, di uomini e donne che con il loro vivere quotidianamente hanno via via trasformato questo nostro quartiere da borgata, da luogo malfamato ad uno dei quartieri più belli e vivibili della nostra città, studiato dagli architetti di mezzo mondo ed invidiato da tanti che lo visitano e lo frequentano. Garbatella non è solo un tesoro architettonico, è un clima, è un’idea di città a misura d’uomo, un modo di vivere i rapporti personali, un’identità collettiva e un senso di appartenenza. Un’isola nella nostra città dove esistono certamente problemi e contraddizioni, ma dove il senso di comunità è straordinariamente forte: è difficile per chi abita qui sentirsi soli.Cosa cambia per gli abitanti del quartiere?
Diventare zona “A” di Piano Regolatore, e quindi centro storico a tutti gli effetti, pone il quartiere in una situazione di maggior tutela dal punto di vista urbanistico, ma è anche una seria opportunità economica – e quindi di sviluppo – legata ai circuiti turistici. Questo comporta una maggiore responsabilizzazione ed attenzione delle istituzioni nei confronti del quartiere, ed anche la pretesa che l’ex IACP – proprietario della maggior parte degli immobili – proceda ad un intervento straordinario di ristrutturazione di tutti i lotti.
Come è arrivata questa decisione, soprattutto perché siamo stati il primo quartiere fuori le Mura ad essere fregiato di questo titolo?
Tutto nasce qualche anno fa. Allora in consiglio comunale discutevamo la “variante delle certezze”, un provvedimento urbanistico importante propedeutico al nuovo Piano Regolatore Generale di Roma approvato mesi or sono. Nell’ambito di quella discussione posi il tema di trasformare GARBATELLA in zona “A” e quindi di allargare il centro storico. Feci questa proposta partendo innanzitutto da una considerazione: l’ostinazione – che mi provocava rabbia – con la quale certa cronaca dei quotidiani romani continuava in quegli anni a raccontare il quartiere con accenti forti su degrado e delinquenza. Dall’altra parte c’era la mia consapevolezza, confortata dalle sempre più frequenti citazioni sulle pubblicazioni internazionali e turistiche, che descrivevano la Garbatella reale come uno dei cuori di Roma (insieme a Testaccio), il più vero.
Era quindi giunto il momento di un pieno e totale riconoscimento che facesse giustizia di luoghi comuni, dicerie varie, falsità giornalistiche. L’emendamento fu approvato all’unanimità ed è stato confermato nel Piano Regolatore; oggi, grazie anche al lavoro in tal senso svolto dal nostro municipio, ed al fatto che il sindaco Veltroni è uno dei romani più innamorati del nostro quartiere, Garbatella sarà un nuovo Rione.
Consigliere la soddisfazione è tanta, ma mi resta qualche perplessità come mai negli ultimi tempi tante attenzioni verso il nostro bel quartiere?
Ci dobbiamo preoccupare per i grandi progetti di ristrutturazione e rivisitazione dell’assetto ambientale di cui si sente parlare e scrivere sui giornali?
Soprattutto sorge la preoccupazione di perdere quel senso di popolarità e semplicità, che fa parte delle nostre tradizioni.
Ma credo che tutti i progetti che stiamo portando avanti vanno nella direzione di una qualificazione del quartiere. di una previsione di sviluppo importante. La Terza Università, il trasferimento dei mercati generali ed il riutilizzo di quell’area per fini sociali e culturali, l’arrivo di importanti luoghi come il Campidoglio due e la Regione Lazio, il recupero del Teatro Palladium e tante altre iniziative di carattere culturale che hanno via via fatto crescere l’attenzione di tutta la città sul nostro quartiere. Tutto questo però non trasformerà Garbatella nell’ennesimo quartiere della notte come Trastevere o Testaccio, la tranquillità del quartiere, la sua vivibilità sarà garantita proprio dal nuovo status di Rione.
Abbiamo infatti approvato in Consiglio comunale 2 provvedimenti importanti: il blocco dell’apertura di locali pubblici sotto forma di fittizie associazioni culturali per le zone centrali di Roma e una nuova disciplina per l’utilizzo di piazze e strade per manifestazioni e occupazione di suolo pubblico. Garbatella quindi non perderà mai quel senso di semplicità e popolarità, quella sua identità e tranquillità che fa tanto romano questo quartiere.
Le tradizioni ce le teniamo strette, ma occorre guardare avanti. Roma è cresciuta in questi anni e Garbatella, l’Ostiense, è la punta avanzata di una città che vuole essere sempre più capitale d’Italia, e crocevia Internazionale, una città orgogliosa della sua storia ed impegnata a costruire il proprio futuro.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 0 – Novembre 2003





