In libreria per Mondadori il lavoro editoriale del nostro collaboratore
di Valentino Notari
Cosplayer di fama mondiale Valentino Notari è nato e vive alla Garbatella. Partecipa alle più importanti competizioni italiane e internazionali, ha rappresentato l’Italia all’Eurocosplay di Londra e, nel 2016, al World Cosplay Summit in Giappone. Kylo Ren di Star Wars e Junkrat di Overwatch sono solo alcuni dei personaggi da lui interpretati, di cui ricostruisce materialmente i costumi e gli accessori accompagnando ogni performance con sofisticati effetti speciali.
Diplomato al liceo scientifico Peano, laureato in mediazione linguistica e culturale alla Statale di Milano, ha conseguito il master di primo livello all’Università di York in Inghilterra e quello di secondo livello alla Luiss di Roma, entrambi in relazioni internazionali. Lavora ad Emergency dove, tra l’altro, si occupa in questo periodo anche della distribuzione dei pacchi viveri alle famiglie in difficoltà del nostro Municipio all’interno del progetto “Nessuno Escluso”.
Socievole, creativo, curioso e versatile Valentino ha sempre coltivato fin da ragazzo un’altra grande passione: la scrittura. Uscirà, infatti, in libreria alla fine di marzo il suo primo romanzo “COSPLAY GIRL” edito da Mondadori e già preordinabile su Amazon. Lo abbiamo intervistato per saperne di più: Valentino è un vero fiume in piena mentre racconta questa sua esperienza, i suoi sogni e i progetti futuri.
Ci spieghi in poche parole che cosa è il Cosplay e come si inserisce nella cultura pop?
La parola cosplay deriva dalla fusione dei termini inglesi “costume” e “play” e consiste nell’indossare i panni di personaggi tratti da fumetti, videogiochi, serie televisive, insomma da qualsiasi prodotto della cultura pop si possa immaginare. Si tratta di un fenomeno ormai diffuso praticamente in tutto il mondo, che conta centinaia di migliaia di appassionati tra cosplayer, fotografi e persone che semplicemente seguono l’ambiente, pur non cimentandosi direttamente.
La protagonista del tuo libro è una studentessa abruzzese, che studia a Roma e vive alla Garbatella. Non poteva mancare il riferimento al quartiere in cui sei cresciuto?
Decisamente no, non poteva mancare. Perché Garbatella non è solo il luogo in cui sono cresciuto, è un posto magico in cui ambientare una storia. Alice, che si trasferisce a Roma per l’università, si innamora delle atmosfere del quartiere, della sua dimensione più umana rispetto al caos di una grande città.
Nel romanzo è molto vivo il riferimento all’Abruzzo e alla vita dopo il terremoto. Perché questo coinvolgimento?
Ho conosciuto l’Abruzzo durante il mio lavoro con Emergency, trascorrendovi svariate settimane nell’estate del 2019. Ho lasciato il cuore tra quelle montagne, ho imparato ad amare la forza straordinaria dei suoi abitanti di fronte alle terribili difficoltà che devono affrontare a causa del terremoto. Quando ho iniziato a lavorare al romanzo, ho capito subito di voler raccontare le vicende di una ragazza cresciuta in quei luoghi, la cui bellezza e le cui tradizioni si riflettono anche nel suo modo di fare cosplay, soprattutto attraverso la figura del nonno, uno dei personaggi a cui sono più affezionato.
Sulla copertina del libro c’è una frase di presentazione di Licia Troisi, la più famosa scrittrice di fantasy italiana: “Un’appassionante storia d’amore, cosplay, accettazione, contro ogni pregiudizio”. A quali tematiche si riferisce?
Quello del cosplay è un ambiente aperto e inclusivo, che spesso diventa uno spazio sicuro per giovani che subiscono bullismo a causa dei loro interessi “da nerd”, del loro aspetto, del loro orientamento sessuale. Molti di noi trovano nel cosplay un modo di esprimere se stessi, di uscire dal guscio senza paura di essere giudicati. Per Alice, indossare un costume è sempre stato un modo per evadere, per proteggersi dalle umiliazioni che subiva a scuola e che l’hanno fatta precipitare nell’autolesionismo. Al centro del romanzo, c’è la relazione tra lei e Federica, un’altra cosplayer che entra nella sua vita in un momento di grande difficoltà, restituendole la voglia di combattere e insegnandole ad amare se stessa.
Il tuo primo libro è edito da Mondadori. Com’è stato il percorso dalla passione per la scrittura fino ad essere pubblicato da una grande casa editrice?
È stato un viaggio lungo, complesso ma entusiasmante, e non sarei mai riuscito ad arrivare fin qui senza il supporto e la professionalità del mio agente Francesco Gungui, che amo definire il mio personale Obi-Wan Kenobi. Tuttavia, questa è solo la prima tappa di un percorso molto più lungo: il mio sogno è poter vivere di scrittura e ho ancora tante storie che mi frullano nella testa, in attesa solo di essere raccontate.
Quali altri progetti hai nel cassetto?
Sto già lavorando a un sequel di Cosplay Girl. Allo stesso tempo, però, mi dedico alla creazione di ambientazioni fantasy e fantascientifiche, due generi che non vedo l’ora di esplorare.
La scheda del libro
“Mi chiamo Alice e trascorro buona parte del mio tempo libero a cucire costumi, costruire armature, acconciare parrucche, tutto per quelle poche e speciali giornate in cui posso trasformarmi nei personaggi dei fumetti, cartoni animati, film e videogiochi che amo. Perché? Il motivo è semplice: il cosiddetto mondo reale mi è sempre andato stretto”.
Per una ragazza come Alice, che fin da bambina era considerata quella strana, che non si era mai sentita al posto giusto e che divorava di nascosto decine di romanzi e fumetti ambientati in mondi fantastici, sognando di volare via su un’astronave verso una galassia lontanissima o di ricevere una letterina per una scuola di magia e stregoneria, incontrare il mondo del cosplay è stato come rinascere. Per la prima volta ha sentito di appartenere a qualcosa di esclusivo, di figo. Qualcosa di cui parlare con orgoglio. Per la prima volta ha provato la gioia di condividere la sua passione con tante altre persone, senza essere giudicata o presa in giro.
Ma un giorno, dopo una sfortunata esibizione al Romics, tutto sembra andare in pezzi: in un colpo solo Alice perde il fidanzato e vede andare in fumo la possibilità di partecipare al World Cosplay Summit in Giappone, la competizione cui ogni cosplayer sogna di partecipare. Seguono settimane difficili che nemmeno la presenza di Diego, il suo migliore amico, riescono a risollevare. Finchè una sera, durante il Lucca Comics and Games, sotto una pioggia scrosciante si imbatte in Federica, nota a tutti come SweetPea, una cos player che fino a quel momento Alice aveva considerato con sufficienza, disprezzato perfino. E che per lei –la vita ha un grande senso dell’ironia – da quell’istante diventerà una specie di angelo custode che, senza fare domande, senza chiedere nulla in cambio, le starà accanto e l’aiuterà a capire che forse non tutto è perduto e che le strade per realizzare i propri sogni sono molte più di quelle che aveva immaginato…