Argentina e italia unite nel ricordo dei martiri della libertà

Una giornata di ricordi, riflessioni e commemorazioni quella di martedì 30 maggio al Sacrario delle Fosse Ardeatine. Un incontro e un intreccio della memoria che ha visto la partecipazione del Segretario per i Diritti Umani del Governo Argentino Horacio Pietragalla e del Presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri.
Presenti anche Fabrizio De Santis, Presidente dell’ANPI di Roma, Francesco Albertelli, Presidente dell’ANFIM Nazionale e l’ambasciatore argentino Roberto Carles.

Argentina e Italia, due Paesi uniti anche dalla data del 24 marzo


Due Paesi lontanissimi e simili, non soltanto per il contributo fondamentale dato dai migranti italiani alla crescita e allo sviluppo del “Paìs de los gauchos”. Gli italiani hanno profondamente inciso nel corso di due secoli nel profilo sociale dell’Argentina, forgiando anche i comportamenti e i costumi delle popolazioni locali. Due nazioni che in comune hanno anche una data che tragicamente li unisce, quella del 24 marzo.
Quel giorno del 1944, uno dei più drammatici per la storia della nostra città, i nazifascisti commisero l’eccidio delle Fosse Ardeatine assassinando 335 cittadini italiani.
Il 24 marzo del 1976, dall’altra parte dell’oceano, il generale Jorge Rafael Videla salì al potere con un colpo di stato istaurando una dittatura militare ferocissima. Con l’appoggio degli Stati Uniti e di gran parte del clero locale i militari governarono il Paese causando tra gli oppositori politici oltre 30.000 desaparecidos. La maggior dei quali vennero parte gettati nell’oceano atlantico nei cosiddetti voli della morte.

La dittatura, dopo aver lasciato anche decine di migliaia di persone torturate e arrestate arbitrariamente, cadde soltanto nel 1983, dopo la sconfitta nella Guerra delle Falkland. I militari, consegnarono alla democrazia un Paese pieno di lutti e depresso non soltanto economicamente.
La ferocia della dittatura militare, tra l’altro, inghiottì circa un migliaio di italo-argentini. Il centro di giornalismo permanente ha creato un archivio dove è possibile conoscere molte delle storie di altrettanti cittadini scomparsi.
Martedì scorso, quindi, l’incontro sentito e commosso davanti al sacrario, ha ribadito che democrazia, stato sociale e libertà convivono nella memoria, seppur dolorosa, e nel sacrificio dei martiri per la libertà.

Le dichiarazioni di Amedeo Ciaccheri


“Abbiamo fatto visita al mausoleo delle Fosse Ardeatine per rendere omaggio ai martiri”, ha dichiarato Amedeo Ciaccheri al termine della Cerimonia. “La memoria – prosegue il Presidente del Municipio – unisce i nostri territori colpiti dalla barbarie dei regimi nazifascisti e militari”.
“Ringrazio i rappresentanti della nazione Argentina intervenuti – ha concluso Ciaccheri – perché sempre possano germogliare i semi della memoria per far in modo che quanto accaduto non debba mai più ripetersi.”

Di Stefano BAIOCCHI

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