Addio a Massimo Pradella amico e compagno della Garbatella

Ci lascia, il 23 ottobre, a 96 anni Massimo Pradella, vecchio compagno della Garbatella, direttore d’orchestra, musicista e presidente onorario dell’ANPI Provinciale di Roma. 

A Massimo Padrella, Cara Garbatella ha dedicato nel tempo diversi articoli e interviste, l’amicizia con Cosmo Barbato e Maria Jatosti è stata fulcro di numerose testimonianze del ventennio fascista e del dopoguerra.

All’anagrafe Padella, la R al cognome fu aggiunta quando divenne direttore d’orchestra per la RAI, nacque ad Ancona il 5 dicembre 1924. Il padre Umberto era impiegato ai servizi telegrafici, con la passione della pittura mentre la madre Lina Senigaglia era una musicista. Passo i primi anni della gioventù nella città marchigiana, dove studiò al conservatorio, poi nel 1938 con l’approvazione delle leggi razziali volute dal fascismo, iniziò la persecuzione della famiglia, in quanto, la madre era di religione ebraica. In seguito ad un articolo di un giornale locale che definì Massimo un “musicista bastardo” e dopo un brutale pestaggio che subì, nel 1941 la famiglia si rifugia alla Garbatella, nelle case dell’INCIS in Piazza Oderico da Pordenone.  

A Roma, Massimo proseguì gli studi all’Accademia di Santa Cecilia, dove si diplomò in pianoforte, in violino, in composizione e in direzione d’orchestra. La famiglia visse in un clima di paura gli anni dell’occupazione tedesca, protetto dalla solidarietà del quartiere, conobbe, al primo lotto, la giovane Maria Jatosti, con la quale strinse una lunga amicizia. È proprio alla Garbatella che Massimo si avvicina ad un gruppo di giovani antifascisti tra cui Bruno Floris e Richi Possamai con i quali collabora ad alcuni azioni di sabotaggio e diffusione di materiale d’informazione clandestina.

Subito dopo la Liberazione di Roma divenne volontario nel Corpo Volontari della Libertà, il ricostituito esercito italiano che operò a fianco degli Alleati. Inizia a frequentare La Villetta e strinse amicizia con Cosmo Barbato giornalista di “Vie Nuove”, settimanale legato al Pci; contemporaneamente riscosse successi in campo musicale che lo portarono alla carica di Direttore dello stabile dell’Orchestra della Rai di Torino e della Alessandro Scarlatti di Napoli.

Divenuto presidente onorario dell’ANPI provinciale di Roma, fino al giorno della sua morte, nella casa all’Esquilino, continuò imperterrito la lotta contro l’antifascismo in difesa della democrazia. La nostra redazione si stringe al cordoglio della famiglia e degli amici.

Di Giuliano Marotta 

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