Urban Fragment, il nuovo murales mangia smog alla stazione metro Garbatella

Dopo il mosaico in bioresina, il primo Green Smart Wall a Roma installato nel quartiere Garbatella ad opera di Jordi Alessandro Bello Tabbi, l’associazione no-profit Yourban 2030, in collaborazione con ATAC e il Municipio VIII, inaugura il nuovo murales mangia smog realizzato dalla street artist italo-russa Maria Ginzburg, dal titolo Urban Fragments. L’opera si trova all’uscita della metro B in via Giacinto Pullino e rielabora i luoghi storici del quartiere offrendo a chi la guarda un’inedita mappa di Garbatella, in cui la storia si incontra con la quotidianità dei suoi abitanti. 

Come Il cormorano di via del Porto Fluviale, è stata dipinta interamente con una speciale eco-vernice in grado di abbattere gli inquinanti atmosferici, grazie a un processo simile alla fotosintesi clorofilliana delle piante, che genera una reazione ossidante per catturare e distruggere le sostanze nocive. Airlite, questo il nome della pittura innovativa, si presenta dunque come una soluzione sostenibile e alla portata di tutti al problema della qualità dell’aria. Attivandosi con la sola energia della luce, riesce a ridurre in modo naturale l’inquinamento atmosferico fino all’ 88,8%. Con i suoi 36 mq di vernice mangia-smog, il murales infatti assorbirà lo smog di circa 7,7 auto a benzina euro 6 al giorno, come 36 mq di foresta,,. “Urban Fragments è il mio primo murales green” racconta l’artista classe 1998 “L’idea è nata a partire dal confronto con il contesto. Stiamo parlando di un muro che fa da cornice a un’area di socialità, un luogo che da mero passaggio doveva diventare spazio di incontro. Volevo quindi creare un pattern rappresentativo del contesto storico artistico del quartiere, però al tempo stesso doveva essere un lavoro rispettoso della socialità”.

Di Riccardo CERVELLINI

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