Un impegno per anziani, disabili e minori

Le politiche sociali nel Municipio Roma XI

Un impegno per anziani, disabili e minori

Intervista ad Andrea Beccari, Assessore DS alle Politiche sociali

di Giancarlo Proietti

Le rilevazioni effettuate di recente dal Campidoglio sul numero di utenti in assistenza, la gamma amplissima degli interventi, la capacità progettuale complessiva: tutto testimonia del grande slancio e dei grandi risultati che, in questi ultimi mesi, contraddistinguono le politiche sociali del Municipio XI. È obbiettivamente difficile individuare a Roma contesti locali lontanamente paragonabili: e ciò sia come capacità di impegno delle risorse disponibili (tutti i progetti del Piano Sociale di Zona sono decollati), sia come capacità di innovazione e di trasformazione del sistema di welfare, sia come carattere inclusivo dei servizi di assistenza alla persona. Ne parliamo con Andrea Beccari, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio XI. …..

Le politiche sociali nel Municipio Roma XI

Un impegno per anziani, disabili e minori

Intervista ad Andrea Beccari, Assessore DS alle Politiche sociali

di Giancarlo Proietti

Le rilevazioni effettuate di recente dal Campidoglio sul numero di utenti in assistenza, la gamma amplissima degli interventi, la capacità progettuale complessiva: tutto testimonia del grande slancio e dei grandi risultati che, in questi ultimi mesi, contraddistinguono le politiche sociali del Municipio XI. È obbiettivamente difficile individuare a Roma contesti locali lontanamente paragonabili: e ciò sia come capacità di impegno delle risorse disponibili (tutti i progetti del Piano Sociale di Zona sono decollati), sia come capacità di innovazione e di trasformazione del sistema di welfare, sia come carattere inclusivo dei servizi di assistenza alla persona. Ne parliamo con Andrea Beccari, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio XI.

Assessore, procediamo ad una disamina della situazione. Partiamo dalle politiche a favore degli anziani. In un Municipio come il nostro, ed a maggior ragione in un quartiere come la Garbatella, l’estrema attenzione alla persona anziana rappresenta per me una priorità assoluta: direi quasi un punto d’onore. In relazione all’assistenza alla persona (l’assistenza domiciliare, economica, alloggiativa) i nostri dati suscitano stupore. Inoltre, rispetto alla popolazione anziana non autosufficiente abbiamo disposto un ventaglio di progetti molto ampio: abbiamo riconfermato l’attività del “Centro diurno per anziani fragili” (in via Ostiense); siamo l’unico Municipio che ha fatto partire in grande stile il progetto delle “Dimissioni Protette” (si tratta di un servizio di assistenza a domicilio per anziani dimessi dalle strutture ospedaliere); abbiamo attivato un nuovo “Centro di socializzazione per anziani” presso il San Michele, dove gli utenti, prelevati a domicilio da un servizio di pulmini, possono socializzare e al contempo essere curati e assistiti (gli operatori provvedono anche al disbrigo delle pratiche burocratiche, a fare la spesa, etc); abbiamo in campo un progetto del Piano Sociale di Zona denominato “Socializzazione in piazza”, che prevede attività strutturate di animazione, cura, stimolo delle risorse personali per anziani con problemi di fragilità in luoghi all’aperto, con l’obiettivo di valorizzare la persona anziana come soggetto attivo sul territorio. È imminente la realizzazione di un “Centro di sollievo per malati di Alzheimer”, che rappresenterà una punta di eccellenza in tutta Roma (e non solo).

Questo, in sintesi, per ciò che concerne la popolazione anziana non autosufficiente. Poi, c’è tutto il filone progettuale relativo ai cittadini anziani autosufficienti. Abbiamo 6 “Centri Sociali Anziani” (in particolare, a Garbatella: “Pullino” e “Commodilla”), e ne stiamo aprendo un settimo a via Pincherle, per un totale di circa 5300 iscritti. Nel 2003 abbiamo garantito 10 soggiorni di vacanza (ne hanno usufruito ben 459 anziani). Inoltre, ho voluto inserire in quello che sarà il Polo Civico Mercati Generali un nuovo Centro Anziani, specializzato nella formazione permanente per la terza età, che rappresenterà una sorta di motore di iniziativa culturale per tutti gli altri Centri Anziani. Infine, in numerosi Centri Anziani si svolgeranno i progetti di “Cittadinanza Attiva”, con corsi di educazione alla salute e con laboratori di storia orale che sappiano capitalizzare (a beneficio delle altre generazioni) il bagaglio di esperienze, i vissuti delle persone anziane del nostro territorio.
Veniamo all’impegno sulla disabilità…
Finalmente la Commissione del V Dipartimento ha proceduto all’accreditamento della struttura che ospiterà in via Ballarin il “Centro del Dopo di Noi”, che dunque partirà a brevissimo. Il progetto ha per me un grandissimo significato: per il disabile, per le famiglie, per tutti! Esso risponde ad un motivo di angoscia molto profondo. Si tratta di un gruppo di case-alloggio per disabili inteso come preparazione (psicologica e pratica) all’evento traumatico del distacco dalla famiglia, nel quale si promuovono tutte le risorse personali necessarie all’inserimento in un contesto comunitario. Il combinato disposto di questo progetto e di altri progetti del Piano Sociale (“Laboratori sportivi e ricreativi”, “Scuola di autonomia”, “Serate insieme”) mi consentirà di abbattere circa il 70% della lista di attesa riferita ai disabili. Quanto ad un modo concreto di affrontare il tema dell’integrazione sociale e culturale, abbiamo predisposto un progetto di borse lavoro per disabili.
Che cosa è in serbo circa gli interventi a favore dei minori?
Stiamo creando un grande Polo per Bambini e Adolescenti proprio nel cuore della Garbatella, presso la scuola “Cesare Battisti”, che entrerà a sistema con il Consultorio. Il progetto, integrato con la ASL, e che rappresenta un moltiplicatore dell’attività dell’Area Minori del Servizio Sociale, si rivolgerà ai minori nelle situazioni di abuso e di maltrattamento, alle famiglie multiproblematiche, ai genitori separati, alle coppie aspiranti all’adozione. Esso costituirà uno spazio per gli incontri protetti tra il genitore non affidatario e il minore. Al suo interno sarà prevista un’Agenzia per le adozioni.
Che cosa aggiungere in conclusione?
Ciò di cui ho parlato rappresenta solo qualche squarcio rispetto alla nostra progettualità complessiva. Vi sono interventi per gli adulti in condizione di disagio sociale ed economico, per gli immigrati, per riformare la struttura dei servizi (il “Segretariato socio-sanitario”, la “Carta dei Servizi”, il “Manuale della Qualità”), per la prevenzione. Fortissimo è l’impegno sul versante dell’integrazione socio-sanitaria: sui Consultori (ne ho previsto uno nuovo nel Polo Civico Mercati Generali), sulla presenza di strutture sanitarie poliambulatoriali territoriali (stiamo finalizzando un grande progetto a Roma 70), sugli asili nido (stiamo aprendo una vertenza per spingere la ASL a crearne uno al CTO). Occorrerebbe, inoltre, parlare del grande lavoro che stiamo facendo con le cooperative sociali, con le associazioni di volontariato, con i sindacati (abbiamo appena siglato un protocollo di intesa sulle politiche sociali). Spero vi saranno altre occasioni per approfondire tutti i temi.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 1 – Aprile 2004

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