Disabili, anziani, cardiopatici e persone in chemioterapia in fila per ore sotto il sole per prenotare la visita alla commissione medico legale della Asl Rm2, che consente il rinnovo della patente speciale di guida scaduta. A via Malfante 35, nel poliambulatorio dietro piazza Navigatori, alle 7.00 di mattina si erano già messe in coda decine di persone, con la speranza di ottenere l’agognato appuntamento, unica possibilità per ottenere una proroga dalla Motorizzazione Civile.

Ogni 10 del mese, infatti, gli sportelli del Cup della Asl Rm 2 aprono alle prenotazioni per le visite scaglionate nei centri di Via Marotta,3 al Laurentino 38 e di San Basilio. Ma oggi le cose hanno preso subito una brutta piega. All’apertura del servizio alle ore 10,30 si sono bloccati i terminali del portale di prenotazione e nel pomeriggio erano state evase solo 19 persone delle decine in fila. Un’inezia di fronte alla mole di richieste degli utenti.
La protestategli utenti
“Io vengo dal Laurentino 38- strilla agitando le stampelle un giovane sui trent’anni- lì questa mattina c’erano centinaia di persone in fila dalle 4 del mattino. Gli sportelli hanno chiuso alle 12 e mi hanno consigliato di venire qui dove è aperto fino alle 17,30. Mi sembra però che qui vada peggio”.
Intervento delle forze dell’ordine
Il caos è continuato fino alle ore 17 quando sono intervenute le volanti del commissariato di Ps di via Percoto, che hanno cercato di calmare gli animi dei più esasperati. Di fatto a Roma e nel Lazio migliaia di persone con diverse gravi patologie rischiano di rimanere senza patente di guida per i prossimi mesi.
“Un cittadino normale- dice una signora- rinnova la patente in 24 ore in qualsiasi agenzia dell’Aci. E noi persone disabili che dovremmo essere maggiormente tutelate nell’erogazione dei servizi, siamo costretti a questo calvario, senza per altro ottenere nulla”. Una soluzione possibile potrebbe essere quella di una proroga generalizzata della validità delle patenti speciali per un certo numero di mesi, tanto per riuscire a smaltire l’arretrato delle richieste.
Di Gianni RIVOLTA





