NUOVI RILIEVI DA PARTE DELLA DIREZIONE TECNICA SULL’ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE

S.O.S. Casetta rossa:
gli uffici del Municipio sospendono i permessi.

di Gianni Rivolta

Sono legate a un tavolo misto tra amministrativi, tecnici e politici locali le sorti di Casetta rossa, il noto centro culturale di via Magnaghi14, raggiunto tra capo e collo nei giorni scorsi da una tegola burocratica, che mette in pericolo la sua sopravvivenza. Tale soluzione è stata proposta dal minisindaco Amedeo Ciaccheri in un’assemblea con i cittadini e gli operatori, ai quali ha espresso la sua solidarietà ma non solo: “Casetta rossa è un’esperienza preziosa del territorio e un bene comune di tutta la città.

Sono sicuro che riuscirà a superare i rilievi tecnico-amministrativi, segnalati dalle autorità competenti, dimostrando che un’ altra città si può davvero costruire combattendo le logiche di privatizzazione e mantenendo l’accento sulla centralità dei beni pubblici gestiti nell’ambito delle regole che la collettività si è data. Questa la sfida grande che dobbiamo vincere tutti insieme”-ha dichiarato il giovane presidente. Ma cerchiamo di sbrogliare la matassa, anche perché in questi ultimi giorni sulle pagine dei giornali quotidiani e in rete sono volate parole grosse :”Casetta Rossa deve chiudere”: volontari e associazioni contro l’ottavo Municipio, titola La Repubblica, “Casetta Rossa a rischio chiusura, per il Municipio VIII non svolge attività d’intrattenimento”(Roma today).

In verità non siamo ancora agli stracci in faccia, si tratta di un avvio, da parte della Direzione tecnica dell’VIII Municipio, di una procedura di sospensione delle autorizzazioni a somministrare cibo e bevande : “Ma è proprio con questi introiti che riusciamo a sostenere le spese per la manutenzione del parco Cavallo Pazzo, le potature degli alberi ad alto fusto e l’organizzazione delle attività culturali come la scuola per migranti”, dichiara il portavoce della Casetta. La convenzione originaria, infatti, prevede che la trattoria e il bar possano funzionare solo in concomitanza di eventi culturali, che secondo gli uffici del Municipio “ non sarebbero prevalenti”.

Tra l’altro si contesta che i cancelli di accesso rimangono aperti anche dopo il tramonto e il parcheggio per i visitatori è troppo distante da via Magnaghi. I volontari di Casetta rossa, raggiunti dalle prescrizioni amministrative, avranno 30 giorni di tempo per sanare le difformità rilevate dalla Polizia locale e scongiurare la chiusura di uno spazio libero e autogestito, che svolge da tanti anni un’attività culturale di pregio ( presentazione di libri, proiezioni e dibattiti) riconosciuta in tutta la città.

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