In queste ultime settimane le organizzazioni umanitarie, assieme a mass-media e organizzazioni della cooperazione internazionale, stanno monitorando gli ultimi tragici avvenimenti in Iran. In diverse zone del Paese si moltiplicano manifestazioni di protesta e cortei contro il governo fideista dell’antico paese persiano. Episodi di forte dissenso, nonostante una feroce repressione, sono segnalati un po’ ovunque. L’ultima rivolta nel carcere di Evin, famigerata prigione simbolo della repressione politica messa in atto dalla teocrazia guidata da Ali Khamenei. Vi sono rinchiusi molti attivisti, intellettuali, studenti che si battono per la democrazia e per i diritti umani. E proprio in quel carcere – come confermato dalla Farnesina – è rinchiusa l’italiana Alessia Piperno, arrestata a Teheran senza motivi apparenti.
Le proteste in Iran sono iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, la ventiduenne curda iraniana, avvenuta il 16 settembre, tre giorni dopo il suo arresto da parte della polizia morale per non aver indossato correttamente il velo islamico. Molte delle manifestazioni sono state organizzate dalla rete, con il regime iraniano che ha risposto bloccando anzitutto Instagram e WhatsApp. In tutto il resto del mondo le donne stanno rispondendo tagliandosi ciocche di capelli in segno di solidarietà, i video ormai sono visibili ovunque.
Norme non scritte, accettate come normalità
In Iran vigono norme anacronistiche, non scritte in nessuna legge, nemmeno in quella religiosa, che relegano la donna nel posto più basso della scala sociale. Molti uomini si rifiutano di sovvertire queste regole perché preferiscono mantenere lo status quo patriarcale che da secoli si perpetua nei loro Paesi.
È evidente che soltanto i giovani, salvo qualche eccezione, stanno combattendo contro l’oppressione delle donne.
L’iniziativa alla Garbatella a sostegno delle donne iraniane
Per dare un segnale, e sentirsi vicino alle donne iraniane, l’alleanza Europa Verde – Sinistra Italiana ha convocato una manifestazione con fiaccolata che unirà le piazze Damiano Sauli e Bartolomeo Romano. L’appuntamento è per mercoledì 19 ottobre alle ore 18:00 proprio davanti alla scuola Cesare Battisti.
Sarà una serata di riflessione e partecipazione alla quale interverrà anche una rappresentanza di donne iraniane, e sarà l’occasione per sentire dalla loro viva voce le condizioni in cui vivono nel loro Paese. La manifestazione vedrà la partecipazione di Luciana Castellina, scrittrice e più volte parlamentare, e di Ilaria Cucchi neo-senatrice della lista Verdi-SI. L’evento sarà coordinato da Susanna Crostella di Sinistra Italiana Roma.
È attesa la partecipazione delle donne di Possibile, del Forum Donne Articolo Uno, dei Verdi, dei 5 Stelle e del PD.
Sono stati invitati anche i rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’associazionismo, l’Unione degli Studenti, l’Unione dei Giovani di Sinistra, la Rete degli Studenti Medi e i movimenti femministi.