A Moby Dick uno scaffale per i Rapporti sui diritti umani di Amnesty International

Di Iacopo Smeriglio

Un piccolo mobile nella sala centrale conterrà tutti i Rapporti sui diritti umani prodotti da Amnesty International dal 1978 ad oggi. La biblioteca di Moby Dick arricchisce, così, la sua offerta grazie a questa nuova donazione: le versioni cartacee dei Rapporti sono già disponibili per la consultazione libera durante l’orario di apertura.

La donazione pubblica

La donazione di Amnesty International a Moby Dick è stata presentata questo mercoledì 19 luglio in un breve dialogo tra Valentina Farinaccio, scrittrice e attualmente coordinatrice delle attività culturali della Biblioteca, Stefano Gizzarone, Responsabile di Amnesty International Lazio e Annalisa Zanuttini, attivista di Amnesty International, abitante della Garbatella e volontaria presso l’archivio storico dell’organizzazione non governativa. L’evento sembra aver sancito l’inizio di un ciclo che potrebbe prendere corpo dopo l’estate.

I Rapporti sui diritti umani

Ogni anno gli osservatori di Amnesty International, in tutto il mondo, raccolgono informazioni con l’obiettivo di stabilire le condizioni di rispetto e violazione dei diritti umani negli Stati in cui operano. L’ultimo rapporto è stato elaborato sulla base del lavoro annuale di osservatori in ben 156 paesi. Il parametro utilizzato da Amnesty International per definire il grado di salute dei diritti umani è il diritto internazionale.

Il 10 dicembre 1948, infatti, gli Stati membri delle neonate Nazioni Unite hanno adottato la Dichiarazione universale dei diritti umani: 30 articoli che riconoscono i diritti base tutelati per tutti gli esseri umani. Dove questi diritti vengono violati, specialmente quando a violarli sono gli Stati, Amnesty lavora per fare luce e denunciare le violazioni alla comunità internazionale. Dal 1978 i Rapporti annuali, pubblicati in inglese, spagnolo e francese, vengono tradotti in italiano e, da oggi, le versioni cartacee in traduzione italiana saranno a disposizione del pubblico a Moby Dick.

Un pensiero per Patrick Zaki e l’inizio di un nuovo percorso

Nel corso della presentazione non è stato possibile non dedicare un pensiero a Patrick Zaki, la cui vicenda è stata fortemente seguita da Amnesty International. Proprio in questi giorni gli avvenimenti hanno subito una rapida accelerazione: la notizia della grazia, e quindi della sua liberazione, è un enorme successo e sollievo dopo la condanna a tre anni comminata solo pochi giorni fa. Una dedica commossa è stata, invece, quella per Giulio Regeni, il giovane dottorando assassinato in Egitto nel 2016 ed ancora senza giustizia.

La speranza condivisa dagli organizzatori è che questa donazione sia solo il primo passo di una più solida e proficua collaborazione tra Amnesty International e Moby Dick, che possa aprire, agli studenti e alle studentesse ed agli abitanti della Garbatella in generale, nuove opportunità e spazi di consapevolezza e conoscenza riguardo ciò che succede nel mondo intorno a noi.

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