Questa notte non sarà breve. Più di quattromila persone in fila per entrare a Propaganda Schuster, negli spazi del festival che anima il parco davanti alla Basilica di San Paolo. Questa volta non è per un concerto, ma un dibattito politico. Sabato 21 settembre, Ilaria Salis, europarlamentare neo-eletta del gruppo The Left, e Zerocalcare si sono confrontati in una lunga discussione che ha guidato la platea tra i temi più importanti del presente: dal carcere alla repressione, fino all’antifascismo da una prospettiva europea.
Questa notte non sarà breve
“Questa notte non sarà breve”: a dare il nome all’evento è il piccolo volume che ha riunito tutti i fumetti che Zerocalcare ha dedicato alla vicenda di Ilaria Salis e degli altri diciannove militanti antifascisti sotto processo in Ungheria.
Sul palco a moderare il dibattito Mattia Tombolini, fondatore di Momo Edizioni, la casa editrice che ha pubblicato il fumetto. Gli introiti della vendita andranno a finanziare una cassa in supporto delle persone coinvolte nelle vicende giudiziarie. La discussione, infatti, ha seguito due binari paralleli che hanno caratterizzato la vicenda di Salis: l’antifascismo in Europa e il carcere.
Abolire il carcere non è un’utopia
Le parole di Ilaria Salis ricostruiscono le dure giornate della detenzione ungherese, l’esperienza dell’arresto e delle condizioni di privazione a cui è stata sottoposta a Budapest. “Abolire il carcere non è un’utopia” afferma la Salis, avanzando una riflessione profonda sul sistema penale e carcerario, sulle sue funzioni e gli obiettivi. Una suggestione che porta le migliaia di persone presenti, in gran parte giovani, ad immaginare come sarebbe la società se il carcere non esistesse.
L’antifascismo è una responsabilità collettiva
Dalla memoria antifascista fino ai giorni nostri, sul palco Zerocalcare e Ilaria Salis hanno cercato di rappresentare una fotografia lucida dell’Europa di oggi. Lo hanno fatto raccontando come forme di repressione e di chiusura degli spazi di democrazia impongano a tutte e tutti la responsabilità collettiva dell’antifascismo. A partire, per esempio, dal Ddl 1660 approdato recentemente in Parlamento sulle norme di sicurezza pubblica e dagli antifascisti e dalle antifasciste ancora in carcere per vicende simili a quella di Ilaria Salis.
Un palco per tante voci
Oltre agli interlocutori, il palco è stato spazio anche per altre voci. In apertura, l’intervento della rete che sta promuovendo il referendum sulla cittadinanza ha invitato tutte e tutti i presenti a sottoscrivere per permettere a chi vive stabilmente in Italia da più di cinque anni di richiedere la cittadinanza e di trasmetterla ai propri figli. Non poteva mancare, durante la serata, un pensiero dedicato a Renato Biagetti, antifascista ucciso a coltellate nel 2006, la cui memoria, ogni anno, viene celebrata proprio su quel palco. In chiusura un saluto istituzionale del Presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, che ha, poi, lasciato i microfoni agli attivisti di Extinction Rebellion per parlare di crisi climatica.