Filastrocche della nera luce (Cronache dalla Shoah)

Il racconto dell’Olocausto nella lingua dei bambini

Raccontare il dramma del Novecento, la Shoah, parlando la lingua dei bambini, la filastrocca. Il canto che nella tradizione letteraria la mamma dedica al proprio bambino, prima di addormentarsi, nel passaggio dal noto all’incerto, per proteggerlo da ancestrali paure. 

Questo canto viene usato in Filastrocche della nera luce (Cronache dalla Shoah), in scena al Teatro Palladium di piazza B. Romano il 26 gennaio alle ore 20.30, con ingresso gratuito.

Scritto dal drammaturgo e sceneggiatore Giuseppe Manfridi, lo spettacolo è un intarsio di canti del repertorio ebraico e di filastrocche che contiene già nell’ossimoro del titolo le due nature all’apparenza inconciliabili del racconto: la tragedia dell’Olocausto in una forma narrativa adatta ai bambini. 

Evelina Meghnagi
Giuseppe Manfredi

L’interpretazione è affidata, con un intervento dello stesso autore, all’attore Lorenzo Macrì e a Evelina Meghnagi, una delle più importanti interpreti nel panorama musicale internazionale sefardita.

Lorenzo Macrì

Lo spettacolo è anche un libro, edito nel 2019 da La Mongolfiera. Nell’introduzione Claudio Giovanardi rivela il motivo di un contrasto narrativo così grande “Ma come? Una materia così grave accomodata in una forma che si usa per le fiabe dei bambini? Esattamente. Di fronte agli abissi del male siamo tutti bambini e ci mettiamo in ascolto pieni di speranza e di paura”.

INFO

Teatro Palladium

Piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma – Tel: 06 5733 2772
https://teatropalladium.uniroma3.it/

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