Festa per la Cultura un doloroso stop La protesta dell’Associazione Controchiave, storica organizzatrice della popolare manifestazione di giugno alla Garbatella: non ci sono le condizioni per continuare il nostro lavoro. In contrapposizione, il 14 giugno,

Festa per la Cultura un doloroso stop

La protesta dell’Associazione Controchiave, storica organizzatrice della popolare manifestazione di giugno alla Garbatella: non ci sono le condizioni per continuare il nostro lavoro.
In contrapposizione, il 14 giugno, per le vie del quartiere, un corteo musicale, colorato e festoso.

festa-della-cultura-a-GarbatellaPer tanti anni il nostro giornale ha dedicato attenzione e spazio a quello che senza dubbio, da venti anni a questa parte, è stato l’evento culturale più importante della Garbatella: la Festa della Cultura. Lo scorso anno il corpo dei vigili urbani ha stimato, in occasione della Festa, una presenza di 30.000 persone nelle strade e nelle piazze del quartiere, un grande risultato. La festa è stata sempre caratterizzata da una presenza sempre più numerosa di artisti e di pubblico. L’iniziativa, che fin dalla sua prima edizione è organizzata e prodotta dall’Associazione culturale Controchiave, nasce a Roma il primo sabato di giugno del 1994 col nome di Festa della musica. Modificò la propria connotazione nel 1997 e assunse la denominazione di Festa per la cultura.
Per anni questa festa ha dimostrato che cultura, musica e arte non sono rappresentate solo dai grandi eventi o giudicati soltanto da valutazioni di mercato. Anche cultura meno celebre ma qualificata, partecipata e condivisa può essere stimolo di crescita, dove anche il pubblico si senta protagonista.
Quest’anno dopo un lungo travaglio l’Associazione Controchiave ha deciso di non dare inizio a quella che doveva essere la ventunesima edizione. Abbiamo colto la delusione e spesso anche il non comprendere tale scelta da parte di moltissime persone. Per questo motivo di seguito pubblichiamo il comunicato della Associazione Controchiave, sperando di chiarire le motivazioni di tale scelta. (G.P.)

culture-prideL’hanno definita “cultura di prossimità”, intendendo forse dire ‘residuale’ rispetto alla cultura con la C maiuscola, quella del Grande Evento, quella elitaria e omologante degli spazi ‘istituzionali’. Questo temine non ci piace. A noi piace rivolgerci al più “lontano”. Al più lontano sociala chi non se la può permettere. Al più lontano geograficamente, perché é proprio nei quartieri e nelle periferie che nascono progetti multietnici e di integrazione. Ma soprattutto al più lontano temporalmente, perché vuole costruire qualcosa di solido e duraturo per le generazioni future! Noi pensiamo – da vent’anni – che tutto questo non si costruisca con un’ Estate Romana o una Notte Bianca, ma con progetti culturali che partano dalla base.
La Festa per la Cultura per 20 anni ha fieramente resistito allo smantellamento di ogni politica culturale per la città, ha resistito al “deserto apparecchiato” per tutti noi, realizzando, ogni anno, per un giorno all’anno, la sua utopia concreta: strade e piazze liberate e riempite di musica, arte, persone e idee condivise. Ma tutto questo, di fatto, non interessa l’assessorato alla Cultura di Roma Capitale, che ha rigettato la nostra richiesta di partecipazione al bando dei festival di particolare interesse per la vita culturale della città. Il rigetto dell’iniziativa è avvenuto in quanto la Festa risulta non conforme all’idea di festival che alberga nelle stanze dove si decide quale deve essere lo scenario culturale di questa città.
Così, quest’anno, il secondo sabato di giugno, alla Garbatella, si è potuto parcheggiare ovunque, come sempre, guardare la televisione, come sempre, cenare a casa, come sempre, non fare tardi, come sempre, come sempre in un quartiere normale. Ma non c’è rassegnazione bensì voglia di rilanciare le motivazioni che alimentano la Festa.
Per questo, contro il processo di smantellamento di ogni politica culturale per la città, il 14 giugno non ci sono stati palchi e piazze liberate, non c’è stata la Festa per la Cultura come l’abbiamo sempre conosciuta, ma ugualmente il popolo della festa è sceso in piazza, nonostante le pessime condizioni climatiche, ed ha animato una parata musicale, colorata, festosa, insieme agli artisti. alle organizzazioni del territorio, agli operatori culturali, alle associazioni e a tutti i cittadini i che in questi anni hanno creduto in quello che la Festa per la Cultura, almeno per un giorno all’anno, ha rappresentato.
Il 14 giugno, in contrapposizione, abbiamo fatto la ” Non Festa per la Cultura” che ha chiamato a raccolta tutte le realtà che in questi anni hanno attraversato la Festa, per levare la propria voce in suo sostegno, con un corteo musicale, colorato e festoso che ha attraversato le vie della Garbatella, ribadendo con forza chenon permetteremo a nessuno di zittire l’arte e la cultura. Sia chiaro che si sta parlando di volontà politica e della contrapposta richiesta dei cittadini di diventare protagonisti dello sviluppo socio-culturale della città. Per questo vogliamo dire che non è solo per la crisi economica che la Festa non si è fatta. Ma perché dopo vent’anni la festa non ha:

  1. Uno spazio polivalente a lei  dedicato, incubatore artistico per i protagonisti delle strade e delle piazze, in grado di poter progettare le feste future;
  2. Un cantiere permanente per alimentare nel tempo quanto di meglio la Festa produce;
  3. Una voce di spesa, anche minima, nel bilancio capitolino, destinata a finanziare almeno i normali costi amministrativo-logistici necessari per la sua realizzazione;
  4. Iter specifici per agevolare le collaborazioni utili alla Festa, come quelle con le Municipalizzate (AMA, ATAC, ACEA);
  5. Convenzioni con spazi artistici del territorio (teatri, auditorium, arene, ecc…).

La Festa ha, intorno a sé, solo deserto. Per salvarla, per continuare a proporre un modello di sviluppo culturale, noi quel deserto lo abbiamo voluto attraversare proprio nel giorno in cui la Festa avrebbe dovuto svolgersi.

L’Associazione culturale Controchiave

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 10 – Luglio 2014

 

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