di Eleonora ONO
Sapevate che la Garbatella, oltre ad aver accolto e cresciuto calciatori, attori, registi: non si è fatta mancare neanche i cantautori? Stiamo parlando di Simone Avincola, vincitore di Sanremo giovani nel 2021 con il brano “Goal”. Da quel momento ha iniziato a scalare la vetta del successo e lo scorso 9 giugno ha lanciato il suo nuovo album dal titolo “Barrìì”. A questo progetto hanno collaborato artisti di grande spessore nella scena musicale come il grandissimo Pasquale Panella, poeta e autore degli ultimi cinque album di Battisti, Folcast, Alessandro Cimini, comico scrittore e autore, Alessandro Gori e Serepocaiontas.
Cara Garbatella ha intervistato il cantante
Come nasce questo nuovo album?
Subito dopo il Festival di Sanremo ho voluto scrivere un altro pezzo, ma non mi metto mai forzatamente a tavolino, ho bisogno di scrivere nel momento in cui sento una spinta artistica o quella famosa vena creativa e, allora, prendo gli strumenti e mi faccio ispirare.
Cosa ti aspetti da questo nuovo disco?
Non mi aspetto mai nulla in generale, forse questa è una delle cose che mi porta a fare quello che sono. Spero solo che attraverso i miei brani le persone si possano sentire meno sole, poiché sostanzialmente tutti viviamo le stesse cose.
Sento la necessità di raccontare la vita quotidiana, magari quegli attimi banali ma che poi non lo sono affatto, trovando la profondità in ciò che ci circonda.
Cosa vorresti trasmettere con questi nuovi testi?
Non lo so perché non mi faccio molte domande quando scrivo. Anzi, spesso mi succede di rendermi conto dei concetti che metto nero su bianco, solo in un secondo momento. Infatti, lascio fluire pensieri, parole ed anche attimi e contesti autobiografici, inserendo dettagli che possono mandarmi fuori strada ma non me ne faccio un cruccio anzi un punto di forza.
“Barrìì” è il nome dell’album ma cosa vuol dire?
Allora Barrìì è il passato remoto di “Barrire”, ovvero il verso che emette l’elefante. Invece, in questo caso, è quello del Liofante, una sua versione arcaica. Tutto ciò è stato lungimirante dal momento che ho iniziato ad osservare il cosmo con altri occhi, con una prospettiva diversa. Per la musica ho creato una pozione composta da una miscela tra un soave pop ed un classico cantautorato proveniente dagli anni ’70. Tuttavia, il testo è del grandissimo Pasquale Panella, onorato di aver collaborato con lui, dal momento che il brano è surreale. Mi è piaciuto iniziare l’album con il surrealismo scendendo passo dopo passo nella nuda e cruda realtà. Sono attratto dagli oggetti e ritengo che, a volte, siano molto più interessanti degli esseri umani.
So che ci sono delle collaborazioni nel tuo album, cosa vuoi dirci?
A differenza dell’altra compilation “Turisti” , uscita nel 2021, dove ho una percezione totalmente chiusa e personale del mondo, in questo album mi sono totalmente aperto volendo sperimentare e allargare i miei orizzonti. Come? Grazie all’aiuto di amici e colleghi che mi hanno aiutato a confrontarmi con altre realtà, cercando di far emergere un mio lato nascosto .”
Un grazie ed un grande in bocca al lupo per il ragazzo di Garbatella che non ha mai smesso di sognare.





