Di Ilaria Proietti Mercuri
Il successo è difficile da definire. A volte arriva, a volte no, ma se dovesse partire dalla Garbatella per arrivare fino a un tour in tutta Italia, come quello del cantautore Simone Avincola, beh allora è non solo un successo, ma una vittoria per tutti i garbatellani.
Proprio così, nato e cresciuto alla Garbatella, Simone Avincola, anno 1987, ha iniziato a conquistare il pubblico al Festival di Sanremo 2021 con il brano “Goal!”. E solo pochi giorni fa, ha terminato il suo tour in giro per l’Italia. Ha iniziato in un piccolo locale intimo di Amelia in provincia di Terni. Per poi proseguire a Piacenza in una serata divisa con Alessandro Gori, comico, scrittore ed autore del programma Una pezza di Lundini, con il quale il cantautore ha scritto una canzone tratta proprio da un suo monologo.
Non poteva poi mancare di certo la serata nella sua amata Roma. “La tappa romana è stata emozionante, intanto per il locale l’Asino che vola, dove non suonavo da molto tempo e sono miei amici. Ma soprattutto ero felice di aver raggiunto il sold out! Il locale era strapieno e la gente non riusciva più ad entrare – racconta con voce ancora entusiasta Avincola – Il giorno dopo ho terminato il mio tour con Milano, nella zona Navigli, anche se faceva molto freddo è stata una gran bella serata per concludere il tutto”.
Una passione, quella della musica, che per Simone Avincola è cresciuta assieme a quella per il suo quartiere, la Garbatella. Lui infatti ha cantato e scritto fin da piccolino. E non appena imparò i suoi primi accordi di chitarra, scese immediatamente giù nel cortile del Lotto 30, dove abitava, per far sentire a tutti i suoi amici quelle prime note. Dopo l’asilo a “La scuola dei Bimbi” e le elementari alla “Cesare Battisti”, ne ha fatta di gavetta, suonando in moltissimi club della capitale prima del successo.
Ispirato un po’ dalla vita di tutti i giorni e un po’ dai suoi artisti preferiti, tra cui Luca Carboni, Vasco Rossi, Antonello Venditti, ha costruito il suo stile. Ma il vero e proprio successo è arrivato con il suo singolo “Goal!”. Forse perché, proprio in quel testo, in cui racchiude sconfitte, rivincite, ma soprattutto speranza, ci ritroviamo un po’ tutti noi. Il messaggio di Avincola è chiaro: seguire le proprie passioni e crederci fino alla fine, inaspettatamente potremmo ritrovarci ad entrare in campo al novantesimo minuto e capovolgere il risultato della nostra vita con un semplice “Goal!”.
E a proposito di vittorie, per questo 2023, il cantautore romano è già in fase di preparazione per i prossimi prodotti musicali: “Sarà un album da una parte sulla scia di Turisti, quello uscito in concomitanza con Sanremo, quindi stile Indi-Pop. Dall’altra vorrei iniziare a sperimentare qualcosa di diverso. Ripetere sempre le stesse cose non mi piace, preferisco evolvermi, fare passi avanti o anche indietro, ma non fossilizzarmi. L’idea di essere coerenti mi mette ansia.” Così con la semplicità e la naturalezza che lo contraddistingue, è già di nuovo all’opera, arrangiando e preparando nuovi testi senza aspettarsi niente in particolare. “Io quando scrivo lo faccio per una mia esigenza personale. Se qualcosa mi cattura l’immaginazione, allora in quel momento butto giù idee. Poi successivamente penso se è il caso o meno di pubblicare quello che scrivo.” E noi siamo tutti in attesa dei prossimi testi, arrangiamenti, idee e concerti.
Ma prima di terminare la nostra chiacchierata c’è un’ultima domanda che abbiamo voluto fare al cantautore nato e cresciuto tra i Lotti: ma è vero che ora vive al Pigneto? “Ebbene sì, da circa tre anni. Ma i miei genitori abitano sempre alla Garbatella. E io ogni volta che posso faccio due passi e vengo, perché è stata davvero una fortuna nascere lì. Anzi, tutti i miei amici, ogni volta che li porto, rimangono incantati. Non sembra di essere a Roma. E quello che mi auguro è che la Garbatella non si trasformi in un quartiere radical chich. È così bello il suo fascino popolare e quasi decadente, che sembra morire ma non muore mai.”





