Capodanno cinese: a largo Enea Bortolotti inizia l’anno del Coniglio

Un anno di tranquillità, pace e fortuna, è quello che si prospetta nell’anno del Coniglio, l’animale simbolo che guiderà il 2023 secondo il calendario cinese. Domenica 22 gennaio è iniziato ufficialmente il nuovo anno cinese che, a differenza del calendario gregoriano, viene regolato in base alla durata delle lunazioni e scandito dal ritorno periodico delle stagioni. Il calendario prende il nome di lunisolare; la fine dell’anno cinese, infatti, non è identificata in un giorno specifico ma può variare di anno in anno tra gennaio e febbraio.

Quello che noi chiamiamo Capodanno, invece, per il paese asiatico rappresenta la Festa della Primavera e le celebrazioni iniziano la sera della vigilia e proseguono per quindici giorni, fino alla Festa delle Lanterne, che quest’anno è prevista per domenica 5 febbraio.

L’iniziativa a largo Enea Bortolotti

Per l’occasione di questa importante festa della comunità cinese, l’Università degli Studi Roma Tre con il Municipio Roma VIII hanno dedicato, la mattina della vigilia del Capodanno, alla celebrazione del tè, una bevanda di uso quotidiano in oriente e paragonabile per importanza al vino in Italia.

L’evento intitolato Cha – la Cina nel tè: cultura, salute e benessere, si è svolto a largo Enea Bortolotti e fa parte del programma Città Studio – Le lezioni di Roma Tre per tutti e ha visto la partecipazione della professoressa Rosa Lombardi, docente di lingua e letteratura cinese dell’Università Roma Tre, Ge Jun esperto degustatore di tè, Alice Viganò maestra di tè Eastern Leaves.

Gli interventi hanno spiegato l’evoluzione nel tempo del tè e ai presenti è stata offerta una degustazione delle diverse varietà della bevanda esistenti in Cina, che si possono classificare in sei tipologie differenti ma provenienti dalla medesima pianta la Camellia Sinensis.

Infine, l’assessora municipale alla cultura Maya Vetri, ha ricordato i prossimi eventi della Città Studio che si possono consultare sul sito dell’Università.

L’oroscopo cinese

Al tema del Capodanno è legato anche quello dell’oroscopo cinese, che ha origini antiche e si perdono nella leggenda. L’imperatore Giallo, nel presentimento della fine della sua vita terrena, convocò al palazzo tutti gli animali del suo regno per poterli salutare. Per raggiungere il palazzo reale gli animali dovettero compiere alcune peripezie e furbizie e solamente dodici riuscirono a giungere in tempo: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale.

L’imperatore, come premio per la loro fedeltà, decise di chiamare ogni ciclo lunare con il nome di ciascun animale.

Secondo l’oroscopo cinese le caratteristiche intrinseche dell’animale, la posizione d’arrivo al palazzo e il modo con cui l’animale è giunto a destinazione, stabiliscono le peculiarità delle persone nate sotto quel segno. A ogni bestia, inoltre, è affiancato un elemento: acqua, metallo, fuoco, terra e legno che concorre a determinare il carattere delle persone.

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