Viale e piazzale Hitler. Quando Mussolini omaggiò il Führer nell’odonomastica

[Municipium. Storia e Archeologia del nostro territorio. Rubrica a cura di Luca Canali]

A Roma durante il regime fascista furono intitolate una strada e un piazzale ad Adolf Hitler, tracciati che esistono tuttora, ma ovviamente con un nome diverso. Dove si trovavano?

La stazione Ostiense

Nel 1937 si decise di costruire un nuovo scalo ferroviario imponente, nell’area occupata da campi presso via della Travicella per la visita di stato del Cancelliere tedesco che avvenne il 6 maggio 1938. La stazione però era molto al di là dall’essere completata e si decise di costruire una stazione monumentale provvisoria (costituita quasi per intero da un impalcato portante rivestito con pannelli riproducenti le fattezze del marmo) progettata dall’architetto Roberto Narducci.

La costruzione della scenografia venne commentata anche da Pasquino con queste parole:

«Povera Roma mia de travertino
te sei vestita tutta de cartone
pe’ fatte rimira’ da ‘n imbianchino
venuto da padrone! »

Il viale ed il piazzale

Con il terreno di riporto venne alzato un terrapieno sul quale vennero impostati il viale fiancheggiato da pini ed il piazzale antistante la stazione. Per omaggiare il suo collega dittatore, Mussolini volle dedicare entrambi ad Adolf Hitler. Dopo la guerra, i due nomi furono cambiati in piazzale dei Partigiani e viale delle Cave Ardeatine (in ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine): una damnatio memoriae perfetta.

Piazzale dei Partigiani

Per approfondire

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