In ricordo delle dieci donne assassinate al Ponte di Ferro
di Stefano Baiocchi
Prima
la deposizione di una corona al Ponte dell’Industria con le bandiere tricolori
e i vessilli dell’Anpi, l’Associazione Partigiani, poi il ricordo al Ponte
della Scienza con la banda della Polizia Locale di Roma Capitale, che ha messo
il sigillo sulla mattinata con l’Inno di Mameli.
Così l’Ottavo Municipio ha commemorato l’eccidio perpetrato dai nazisti il 7
aprile del 1944, quando dieci donne furono barbaramente assassinate per rappresaglia contro
l’assalto al forno Tesei, che riforniva le truppe di occupazione. Furono
sorprese dai soldati tedeschi con pane e farina, fatte allineare lungo le
transenne del cavalcavia in ferro e fucilate.
Una pagina terribile per la nostra città e per il quartiere Ostiense, caduta
per troppo tempo nell’oblio, ma ritornata alla memoria dal 1997 dopo che – per
volontà della partigiana dei Gap la Medaglia d’Oro Carla Capponi – l’amministrazione
capitolina aveva apposto sul luogo un ceppo commemorativo.
Sul Ponte della Scienza, inoltre,si sono esibite le studentesse del Liceo Pilo Albertelli in una toccante performance teatrale, nella quale hanno rievocato l’eccidio. Mentre per la prima volta, al fianco delle istituzioni presenti con l’assessora alle Politiche Sociali Alessandra Aluigi e il Presidente del Municipio Amedeo Ciaccheri, è intervenuta anche l’ambasciata tedesca rappresentata dal capo ufficio culturale Annette Walter. Al loro fianco anche Mario Spagnoli, segretario Anpi della sezione Don Pietro Pappagallo. Il Presidente Ciaccheri ha voluto rimarcare l’importanza della memoria tenuta viva grazie al contributo delle nuove generazioni, che con la loro presenza, le loro iniziative per ricordare la Resistenza e costruire un mondo migliore, hanno comunque bisogno del sostegno delle istituzioni e della società civile.
Presente tra il pubblico Gabriella Gullace, nipote di Teresa Gullace che fu uccisa dai militi nazisti mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi. La vicenda colpì moltissimo la cittadinanza tanto che Rossellini, nel suo capolavoro “Roma Città Aperta”, volle renderle omaggio con la figura della sora Pina interpretata da una magistrale Anna Magnani. La nipote Gabriella riferendosi alla vicenda di Torre Maura ha voluto porre l’accento sull’importanza della commemorazione perché “in questi giorni in cui c’è della gente che si permette di calpestare il pane era doveroso esserci, dove dieci donne sono state trucidate proprio per salvare il pane”.