Continua la rassegna cameristica ad ingresso libero e gratuito che Roma Tre Orchestra organizza nei Musei di Roma, in collaborazione con Zètema.
Ecco il programma dei prossimi due appuntamenti che si svolgeranno durante il prossimo fine settimana:
Sabato 18 marzo ore 11.30 – Museo Napoleonico (Piazza di Ponte Umberto I, 1, 00186 Roma)
LA VIOLA INTERIORE
J. S. Bach: Sonata n. 1 per viola da gamba
G. Enescu: Pezzo da concerto per viola e pianoforte
R. Schumann: Adagio e allegro op. 70 per viola e pianoforte
F. Schubert: Sonata in la minore D. 821 “Arpeggione”
Lorenzo Rundo, viola
Lidia Dottore, pianoforte
Continua la rassegna cameristica ad ingresso libero e gratuito che Roma Tre Orchestra organizza nei Musei di Roma, in collaborazione con Zètema.
Ecco il programma dei prossimi due appuntamenti che si svolgeranno durante il prossimo fine settimana:
Sabato 18 marzo ore 11.30 – Museo Napoleonico (Piazza di Ponte Umberto I, 1, 00186 Roma)
LA VIOLA INTERIORE
J. S. Bach: Sonata n. 1 per viola da gamba
G. Enescu: Pezzo da concerto per viola e pianoforte
R. Schumann: Adagio e allegro op. 70 per viola e pianoforte
F. Schubert: Sonata in la minore D. 821 “Arpeggione”
Lorenzo Rundo, viola
Lidia Dottore, pianoforte
Un programma intimo e profondo, che esplorerà le potenzialità della viola attraverso l’esecuzione dei capolavori del repertorio cameristico dell’ottocento e del novecento. Un’attenzione particolare sarà data alla lezione del padre Bach, con una sonata per viola da gamba, qui proposta in una moderna trascrizione per viola.
Domenica 19 marzo ore 11.30 – Museo Pietro Canonica(Viale Pietro Canonica, 2, 00197 Roma)
IL DECADENTISMO IN MUSICA
G. Mahler: Sinfonia n. 6 nella versione per pianoforte a quattro mani di A. v. Zemlinsky
Labor Limae
Andrea Feroci, Francesco Micozzi, pianoforte
La Sesta Sinfonia è tra le pagine più celebri, intense e cupe mai scritte da Gustav Mahler. Composta fra il 1903 ed il 1904, ebbe la sua prima esecuzione il 27 maggio 1906, sotto la direzione dell’autore. La versione qui proposta sarà nella trascrizione per pianoforte a quattro mani di Alexander von Zemlinsky, una delle elaborazioni curate all’inizio del XX secolo dalla scuola compositiva di Arnold Schönberg. Al pianoforte, in questo autentico tour de force tecnico e interpretativo, due giovani pianisti romani di grande talento, Andrea Feroci e Francesco Micozzi.
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