Ostiense-Garbatella Una zona, una festa

Ostiense-Garbatella Una zona, una festa

di Pasquale NAVARRA

La Festa cittadina dell’Unità si è svolta, quest’anno, nell’area degli ex mercati generali. Dal 19 giugno al 27 luglio, come molti ricorderanno. Ed il sottoscritto ricorda come più di una persona (da alcuni amici a colleghi di lavoro) gli chiese: “Ma non sono troppi, …..

Ostiense-Garbatella Una zona, una festa

di Pasquale NAVARRA

La Festa cittadina dell’Unità si è svolta, quest’anno, nell’area degli ex mercati generali. Dal 19 giugno al 27 luglio, come molti ricorderanno. Ed il sottoscritto ricorda come più di una persona (da alcuni amici a colleghi di lavoro) gli chiese: “Ma non sono troppi,quaranta giorni?”; “Ce la farete?”. “Non rischiate che dopo 15 giorni non viene più nessuno?”. Ebbene, molti di coloro che avevano posto queste domande (chi con bene- vola ironia, chi con schietta meravigliai, sono poi stati fra i visitatori della Festa, dai primi giorni agli ultimi. Complessivamente, i visitatori della Festa dell’Unita’ sono stati circa due milioni. Un risultato non casuale, un successo anche oltre le aspettative, ma niente affatto effimero. Un successo basato non solo sui numeri, ma soprattutto sulla conferma di quanto sia cresciuto il radicamento dei Democratici di Sinistra, nella capitale e nel Paese in generale. In più, si è verificata una sorta di osmosi fra la Festa e la zona in cui è stata svolta. Una zona, dall’Ostiense alla Garbatella, che tino a non molto tempo fa non sapeva di essere bella. O quantomeno, credeva di non esserlo abbastanza. Ma la bellezza non è cosa fatta per non essere scoperta, né tanto meno per non essere capita. In altre parole, la felice riuscita della Festa cittadina dell’Unità, ha fatto luce sul valore di questi quartieri, di questa zona che non è mai stata periferia, nell’anima della città.
Nello stesso spazio degli ex mercati generali, è attualmente in corso la Festa nazionale di Rinascita, ed in breve vi sarà realizzato l’ampliamento della Terza Università, nonché altri spazi per la cultura. E’ quindi, questa, una zona che può essere considerata un laboratorio per la città; una zona non solo finalmente valorizzata, ma soprattutto un ormai prossimo punto di riferimento e di ispirazione per un modello di vita e di sviluppo Iella metropoli.
La nostra zona presenta poi un’ulteriore peculiarità, che le dà conferma di essere zona laboratorio: la presenza di numerosi stranieri, la loro integrazione. La dimostrazione più netta – a dispetto di chi la depreca, magari da buon Borghezio – che essa nulla toglie all’identità di una comunità, ma anzi la arricchisce, la rende più vitale, le dà ciò che in fondo aveva desiderato, senza mai chiederlo.
Tornando un momento alla Festa dell’Unità di quei solari quaranta giorni e di quelle vivaci quaranta notti, è inevitabile ripensare all’omino coi baffi del manifesto, che, bicchiere alla mano e sorriso ineguagliabile, dava voce al CI CONSENTA scritto sotto di lui. È stato parte dell’estate romana, quell’omino; in quegli occhi e in quel bicchiere, c’è qualcosa che è cominciato. E una volontà, non un sogno ingannevole. È tutto in due parole.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 0 – Settembre 2003

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