Nei lotti Ater riscaldamenti a singhiozzo

“La mattina in casa si gela”. Molte le lamentele degli inquilini costretti ad accendere le stufette elettriche

Di Stefano Baiocchi

L’inverno è ormai alle porte, le temperature si sono abbassate da qualche settimana e nei caseggiati dei lotti della Garbatella la questione riscaldamento è all’ordine del giorno. La crisi energetica, legata in massima parte alla guerra in Ucraina, ma anche a qualche speculazione, ha portato inevitabilmente ad un periodo di ristrettezze.

Nel frattempo, il 18 novembre scorso, sul sito dell’Ater è comparso un avviso con il calendario delle accensioni. Dal 21 al 28 novembre accensione dalle 18 alle 21; dal 29 novembre e fino al 7 dicembre i riscaldamenti saranno accesi dalle 17 alle 21.Dall’8 dicembre la forbice dovrebbe aumentare, tuttavia “Considerata l’attuale situazione – fa sapere l’Ater sempre sul proprio sito – gli orari potrebbero subire variazioni a seguito monitoraggi periodici eseguiti dall’Ufficio Riscaldamento, in considerazione del costo del gas e delle temperature”. Non c’è da stare tranquilli e tra gli abitanti serpeggia il malumore.

In via Roberto De Nobili al Lotto 30 le risposte degli inquilini sono pressoché unanimi: “va bene risparmiare, ma se la sera abbiamo poche ore di tepore, al mattino fa freddissimo.”

“La mattina da almeno una settimana siamo costretti ad accendere le stufette elettriche”, racconta una giovane donna, “non oso immaginare come faremo quando farà più freddo, ma la preoccupazione è la prossima bolletta della luce”.

Situazione analoga al Lotto 26 dove molti anziani sembrano ormai rassegnati. “Saranno più di vent’anni che al mattino non si accendono più i termosifoni, la sera il calore è di poche ore, è chiaro che più passano gli anni più aumenta il disagio”.
“In famiglia abbiamo optato per il riscaldamento autonomo”, ci dice Franco Rossi, un abitante del medesimo comprensorio. “Accendere le pompe di calore, considerando il caro bollette e gli aumenti dell’ultimo anno, ci costa moltissimo, ma abbiamo dei bambini piccoli”.
Al Lotto 28, la situazione non è migliore. “Al mattino fa freddo, la sera abbiamo poche ore di calore nei termosifoni. Non sono mai caldi e il calore emanato è appena sufficiente, fa notare la signora Francesca, mentre porta a spasso due deliziose cagnoline in piazza Giuseppe Sapeto.

Le avvisaglie si erano palesate già da prima dell’estate. Con l’incredibile balzo in alto delle bollette del gas (e della luce), molti cittadini avevano paventato una stretta sull’utilizzo del riscaldamento.
Ora la notizia non bella, come ha riportato Arera (Agenzia di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) è che nella prossima bolletta del gas troveremo un ulteriore rincaro del 13.7%, dopo la frenata del mese di ottobre, quando le bollette erano scese del 12,9%.
L’aumento rispetto al mese scorso è principalmente dovuto a quanto accaduto sul mercato all’ingrosso del gas: in previsione della stagione fredda i prezzi della materia prima sono saliti a partire dalla metà di novembre. Il costo, nemmeno a dirlo, a carico dei consumatori.
La spesa per il gas per una famiglia media, che si calcola abbia consumi medi di 1.400 metri cubi in un anno, tra il primo dicembre 2021 e il 30 novembre 2022 è di circa 1.740 euro, il 63,7% in più rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente.

Il decreto ministeriale 383 del 6 ottobre 2022, cercando in qualche modo di tamponare le spese per le famiglie, aveva previsto di fare entrare in funzione gli impianti termici a Roma a partire del 21 novembre.
Il decreto, poi recepito dal sindaco Gualtieri, aveva annunciato un ulteriore restringimento di 15 giorni sul periodo di accensione, nonché la riduzione della temperatura di un grado centigrado.
Se i termosifoni nella capitale potranno restare in funzione fino al 31 marzo 2023, l’ordinanza prende in considerazione anche “l’ipotesi di previsioni metereologiche favorevoli”, che potrebbero portare a ulteriori modifiche come a un’anticipazione del periodo di spegnimento degli impianti, o anche a “stabilire – si legge nel decreto – riduzioni di temperatura ambientale massima consentita”.

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