Di Giorgio Guidoni
Marcella Brunetti ha scelto proprio l’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna, per spegnere le prime cento candeline della sua lunga vita. E per la grande occasione le sue nipoti hanno organizzato un pranzo in un ristorantino nel cuore della Garbatella, coinvolgendo parenti e amici stretti. Nata al Celio in via Annia l’8 marzo del lontano 1922, sette anni dopo si trasferisce con tutta la famiglia in via in via Roberto De Nobili al lotto 38, dove abita tutt’ora.
Lucidissima e un tantino emozionata, tra un brindisi e una foto, Marcella ha aperto il cassetto dei ricordi dipingendo con poche pennellate il quadro dei tempi vissuti, lontani eppure così nitidi.
Non si scorda niente. La nascita del gruppo di Mutuo Soccorso delle Sgarbatelle per opera di Angelinetta la “pesciarola” nell’osteria di Rascelli che all’epoca si trovava in via De Nobili. La presenza nel gruppo delle fondatrici di sua mamma Mercedes. Le gite che il gruppo organizzava ogni anno a primavera ai Castelli Romani. Sul torpedone potevano salire rigorosamente solo donne, tappa in una osteria tipica, e via a grandi mangiate, bevute e canti tradizionali.

Le Sgarbatelle, che erano anche un gruppo musicale, partecipavano alle tradizionali sagre di paese, dove vinsero la prima edizione del Festival Musicale dei Castelli Romani. Marcella è un fiume di ricordi: il papà Rodolfo che va alla Maranella a caccia di rane, cibo prezioso e prelibato in quegli anni di ristrettezze e scarsità di alimenti.
La processione del primo maggio a mezzanotte alla Madonna del Divino Amore con i grandi che procedono a piedi e i ragazzini sopra al carro di testa a cantare e a godersi la nottata speciale. Giunti a destinazione, dopo la fine della funzione religiosa, tutti a festeggiare con una bella scampagnata sull’erba. La comunione della figlia Ida nei primi anni cinquanta, allietata, dalla presenza di Claudio Villa, grazie a suo marito Luciano che lo conosceva per via della sua attività nel campo delle scenografie di spettacolo. Ecco il famoso cantante arriva su una Cadillac sfavillante e, poiché il muretto di cinta era stato abbattuto insieme alle reti di protezione, parcheggia la sua auto favolosa proprio sotto la loro palazzina tra i bambini festanti che circondano la vettura.
Marcella, infine, ricorda tutti i suoi figli fatti nascere con l’aiuto della storica levatrice Italia, riferimento sicuro per metà Garbatella, fino a che non fu aperta la clinica Villa Letizia oggi Concordia.
Alla fine del pranzo la bella e vispa Marcella si è alzata in piedi per ringraziare tutti per la loro presenza e il loro amore dimostrato in questi anni. Cara Marcella la Redazione ti fa tanti auguri per il tuo spirito, la tua presenza e la voglia di amare la vita giorno dopo giorno.






