
Presentato in Villetta “Schegge di Hairam”, il libro di poesie di Maria Fienga.
Ad introdurre l’autrice, napoletana di nascita, ma siciliana per vocazione, è stata la prof.ssa Rita Adamo, che esponendo i temi della poesia di Maria, nota a tutti come Mariella, ne ha voluto sottolineare la formazione basata su studi classici.

Hairam alterego di Maria
Importante innanzi tutto il titolo della raccolta che, evocando sensazioni esotiche, nasconde in realtà un vero e proprio alter ego maschile di Maria (Hairam è Maria al contrario). Lei stessa ha voluto schermarsi dietro questo nome, un po’ per pudore un po’ per potersi esprimere meglio quasi in incognito.
Poi però ha utilizzato questo escamotage per affrontare i temi a lei più cari e interpretarli da entrambi i punti di vista, maschile e femminile. Ed è ad Hairam che fa dichiarare: “Se fossi donna gratterei il cielo/ e ricamerei la terra/ Conoscerei lo strappo della vita/ palpito di carne e sangue”, in una delle “schegge” del suo libro. Preferisce chiamarle schegge e non poesie perché sono rappresentazioni di attimi, di riflessioni, volutamente senza titolo “perché non voglio indirizzare o limitare il pensiero di chi legge.- ha precisato -Ognuno così è libero di trarre una propria immagine o emozione da ciò che legge” .

I temi della poesia di Mariella Fienga
Il tempo è il primo e più caro dei temi di questa poetessa. “ Il tempo non è fatto per misurare e misurarsi/ solo per consumare e consumarsi.” Kronos, il tempo della nostra vita, è limitato e crea conflittualità con il tempo dell’eternità, che noi avvertiamo ma non riusciamo a cogliere nel profondo. Il tempo si attorciglia , ruota intorno a se stesso, ritorna. E questo sottolinea la fugacità della vita, ma anche la speranza della rinascita. Perfetta la citazione dalle Odi di Orazio: “ Non del tutto scomparirò, anzi gran parte di me sfuggirà alla morte”.
“La Fienga , per la scelta e l’assolutezza delle parole, può essere accostata ad Ungaretti” ha sottolineato la Prof. Adamo introducendo un altro tema caro all’autrice : la memoria e l’emozione dei ricordi. “ Le emozioni sono sassi nell’acqua, un fremito di onde/ che l’inerzia sfuma e disperde/ E la superficie si ricompone pacifica/ Ma i sassi sono lì, tutti sul fondo/ Tutti ricordi”
Iinfine c’è il tema della “parola”, l’importanza del linguaggio inteso come mezzo per aprirsi agli altri, per conoscere e conoscersi, esternando i propri sentimenti e le proprie paure. “ All’inizio erano solo parole, restie a mostrarsi/ Traboccavano oltre i margini del foglio/ e si perdevano nel silenzio di virgole e punti”

La lettura delle poesie
Molto interessante è stata la lettura di alcune poesie dalla voce intensa di Claudia Laganà, giornalista di Albatros, accompagnate dall’ottima base musicale scelta da Alessio Ferrucci de La Villetta. Ad ogni lettura è seguito un breve commento dell’autrice stessa che ha soddisfatto il desiderio dei presenti di sapere ancora qualcosa di più delle sue opere. Un’ultima “scheggia”:
E il tempo rotolava lento/liscio e placido, una sfida all’impazienza
Il futuro si inventava/Fragilità inviolata dei sogni
Era la giovinezza
Di Paola BORGHESI





