Lettere

Invidiosi di Piazza Biffi

di Alberto dainotto

I consiglieri di An non sono riusciti a contenere il loro disappunto per lo splendido completamento della ristrutturazione di Piazza Biffi e hanno deciso di impiastrare i muri del quartiere con un manifesto 70×100 affisso prima di Natale (potevano devolverne il costo in beneficenza!), parlando di opera inutile in un ambiente degradato. A me che abito nella piazza quell’opera non è sembrata affatto inutile, innanzitutto perché appaga la vista e …..

Invidiosi di Piazza Biffi

di Alberto dainotto

I consiglieri di An non sono riusciti a contenere il loro disappunto per lo splendido completamento della ristrutturazione di Piazza Biffi e hanno deciso di impiastrare i muri del quartiere con un manifesto 70×100 affisso prima di Natale (potevano devolverne il costo in beneficenza!), parlando di opera inutile in un ambiente degradato. A me che abito nella piazza quell’opera non è sembrata affatto inutile, innanzitutto perché appaga la vista e favorisce gli incontri e poi perché completa un parcheggio sotterraneo molto apprezzato, che contribuisce a togliere macchine dalla strada. Quanto al “degrado”, l’amministrazione potrebbe fare molto di più se governo e regione, dei quali An fa parte, non lesinassero i fondi ai comuni e in particolare a Roma capitale. Mi pare che An con quel manifesto abbia fatto proprio un autogol, una brutta figura indice di malcelata invidia.

 

Restaurare il ponticello

di Silvio Fraschetti

Lo aveva già segnalato Cosmo Barbato nell’articolo sulla inaugurazione del restauro di Piazza Biffi pubblicato a dicembre: il ponticello medioevale ritrovato nel corso dei lavori della piazza ha bisogno di un restauro urgente. Insisto su questa urgenza, perché le muratura di quell’antico manufatto, realizzata con scadente materiale di risulta, si sta sfaldando. Occorre dunque eseguire subito un’opera di consolidamento.

 

Il ponte e i ladri

di Mario Marucci

Pochi giorni dopo l’inaugurazione di Piazza Biffi c’è stato il tentativo, da parte di uno sprovveduto, di rubare un pezzetto del ponticello medioevale ritrovato ed esposto nel giardinetto soprastante il parcheggio. Se ne sono accorti alcuni pensionati che si intrattengono in piazza, i quali hanno chiamato i vigili. Questi sono subito intervenuti e a loro volta hanno anche avvisato le Belle arti. Il furto è stato sventato ma non è escluso che altri ci riprovino: occorrerebbe dunque pensare a una protezione. Vale la pena spiegare che quel ponte, costruito con materiali poverissimi, ha un valore di testimonianza storica solo se visto nel suo insieme, mentre le rozze pietre che lo compongono, una volta staccate dal manufatto, sono nient’altro che delle brutte pietre senza alcun valore. Portarle via è solo un vandalismo e uno sfregio verso chi apprezza il ponte per il suo significato.

 

PT Caffaro: che caos!

di Ugo Martorelli

L’ufficio postale di Via Caffaro è eternamente intasato. File di ore tutti i giorni della settimana, un’aria irrespirabile nel salone. Troppo pochi i sedili per le tante persone in attesa, tra le quali tanti pensionati. Non si potrebbero attivare gli sportelli che restano chiusi? Per un ufficio così frequentato occorrerebbe più personale, è assurdo tenere degli sportelli inutilizzati. Se poi, come spesso accade, vanno in tilt i numeratori automatici, allora si arriva al caos.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 1 – Febbraio 2004

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