Appello al Municipio: ricordiamo Felici
Abito in Via Guglielmo Massaia, nelle case dei postelegrafonici. Sono molto anziano e ricordo che al civico 65 abitava la famiglia Felici, di cui ero amico. Il primo figlio, Giuseppe, studente richiamato alle armi, partecipò alla difesa di Roma a Porta San Paolo e poi fece il partigiano nei GAP romani finché, individuato dai tedesche, si trasferì in Sabina da dove la famiglia era oriunda. Qui continuò la sua intensa attività partigiana, finché fu ferito in combattimento e fucilato a Rieti il 9
aprile 1944. Il padre, Angelo, arrestato dai tedeschi e deportato in Germania, morì poco tempo dopo il suo rientro in Italia per le sofferenze patite. So che a Giuseppe fu conferita la medaglia d’oro al valor militare, credo l’unica medaglia d’oro assegnata a un cittadino della Garbatella. Non sarebbe opportuno che almeno una lapide, sulla casa in cui abitò, ricordasse il sacrificio di Giuseppe Felici? E’ questo l’appello che faccio al nostro Municipio.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Aprile 2013
Gianluigi Colapricco