Il consigliere Bruno nominato vice coordinatore romano FI

“È con grande soddisfazione” che Matteo Bruno, consigliere di opposizione del Municipio VIII, annuncia la sua nomina a vice coordinatore romano di Forza Italia. “Sono fiero di assumere questo incarico” continua, “e pronto a dedicarmi con impegno e passione alla causa del nostro partito.” La notizia arriva qualche giorno fa, a seguito della nomina da parte di Luisa Regimenti, assessora regionale e coordinatrice romana di Forza Italia.

Fulminea è la carriera di questo giovane consigliere, se si pensa che fino a settembre scorso militava tra le fila dei grillini. A cosa è dovuto il ripensamento? “A nessun episodio in particolare” ci ha raccontato, “piuttosto a un malcontento generale che mi porto dietro da qualche anno. Non mi ritrovavo più nel partito di Conte, si era persa l’essenza. Al contrario, sono stato accolto da un gruppo serio e organizzato, sotto la guida del segretario Tajani e dell’assessora Regimenti, a cui esprimo la mia gratitudine.” A poco più di sei mesi dall’ingresso in FI, Matteo Bruno vede già ampliarsi il suo raggio d’azione passando da semplice consigliere del Municipio VIII a vice coordinatore romano, carica che gli consente di coadiuvare i coordinatori forzisti dei diversi Municipi e, in generale, di allargare lo sguardo ai problemi dell’intera città. Un balzo in avanti non da poco, se si pensa alle molteplici criticità che presenta la situazione della Capitale. “I problemi di Roma sono i soliti” ha commentato Bruno. “Il trasporto, la gestione dei rifiuti che definirei medievale e l’urbanistica.” Se molte e varie sono le problematiche, netta è la linea di FI: decoro e sicurezza. “Queste sono le nostre priorità per la gestione di una città e anche di un municipio” ha proseguito Bruno, uno che nell’aula di via Benedetto Croce c’è tuttora tra le fila dell’opposizione col ruolo, potremmo dire, di pungolo e stimolo per la maggioranza.

Alcune interrogazioni dell’opposizione municipale

Risale a lunedì scorso un’interrogazione – l’ultima di una lunga serie – presentata da Matteo Bruno e Caterina Bonetti in consiglio municipale circa le telecamere di San Paolo. Si tratta di undici telecamere destinate al sottopassaggio della fermata metro B, all’interno del bilancio partecipativo del 2018. Il problema è che questi apparecchi, che dovrebbero sorvegliare uno snodo cruciale per cittadini e turisti, non sembrano essere ancora entrati in funzione. “La sicurezza è una questione centrale” ha ribadito Bruno, “soprattutto in vista del giubileo dell’anno prossimo, quando la basilica sarà una delle mete principali. Il sottopassaggio risulta sporco, insicuro e danneggiato da scritte vandaliche.” Alle interrogazioni precedenti la giunta del Municipio VIII aveva risposto – in data 10 maggio e 2 agosto 2023 – che le telecamere erano in fase di attivazione.

Non serve spostasti di molto per incappare in un altro problema, cavallo di battaglia del consigliere Bruno: i murales realizzati nel 2021 e cancellati per sbaglio appena tre mesi dopo. I residenti di San Paolo non possono non ricordarli: due lunghe immagini azzurre, con pale eoliche e un enorme volto umano, che dovevano simboleggiare l’energia rinnovabile, settimo goal dell’agenda 2030. A firmare le opere erano giovani artisti dell’associazione Street Art for Rights, con la collaborazione di “Retake Roma” che aveva predisposto le pareti dipingendole di verde. Realizzata a dicembre 2021, a febbraio dell’anno successivo una delle due pareti già non esisteva più. Gli operai di una ditta municipale, nel corso di opere di ristrutturazione, l’avevano imbiancata per errore, scambiando l’opera di street art per graffiti vandalici. In quell’occasione, il consigliere Bruno aveva dichiarato che “è inaccettabile vedere il murale coperto di vernice bianca, si tratta di un insensato spreco di denaro pubblico”, presentando un’interrogazione al presidente Amedeo Ciaccheri.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail