Come nasce la Festa per la cultura Una giornata di musica e non solo

Le tappe che hanno determinato l’evento culturale più atteso alla Garbatella

Come nasce la Festa per la cultura Una giornata di musica e non solo

La storia della Festa appare come la costruzione di un linguaggio comune di contaminazioni culturali e di un centro di raccolta di forze cittadine che rivendicano la volontà di incidere sulle scelte di politica culturale nel territorio

Nel clima pesante del 1994 nasce la Festa per la musica

di Alessandra De Luca

Dodici anni fa, quando nasceva la Festa per la musica, diventata poi Festa per la cultura, in Italia era già in atto la visione berlusconiana dello Stato come azienda, dei cittadini come semplici consumatori, di una società politica e civile piegata alle leggi di mercato e sempre più vuota di valori etici ed umanistici.
Era chiaro che una tale visione del mondo non poteva apprezzare e tollerare nulla che si muovesse …..

Le tappe che hanno determinato l’evento culturale più atteso alla Garbatella

Come nasce la Festa per la cultura Una giornata di musica e non solo

La storia della Festa appare come la costruzione di un linguaggio comune di contaminazioni culturali e di un centro di raccolta di forze cittadine che rivendicano la volontà di incidere sulle scelte di politica culturale nel territorio

Nel clima pesante del 1994 nasce la Festa per la musica

di Alessandra De Luca

Dodici anni fa, quando nasceva la Festa per la musica, diventata poi Festa per la cultura, in Italia era già in atto la visione berlusconiana dello Stato come azienda, dei cittadini come semplici consumatori, di una società politica e civile piegata alle leggi di mercato e sempre più vuota di valori etici ed umanistici.
Era chiaro che una tale visione del mondo non poteva apprezzare e tollerare nulla che si muovesse in direzione di un mondo non monetizzato e non colonizzato. Ma le cose cambiano perché un numero sufficiente di persone non si stanca mai di volerlo e di darsi da fare in tal senso.
Nel 1994, in questo clima di pesante omologazione, nasce la Festa per la musica, una giornata che, nelle intenzioni degli organizzatori dell’Associazione Controchiave, non voleva essere una vetrina come tante ad uso e consumo degli artisti già presenti nei circuiti ufficiali, ma una giornata in cui le centinaia di Anno 2 – Giugno 2005 persone che facevano musica nelle cantine, nei piccoli locali, nelle strade, nelle sagre di paese, potessero incontrarsi in strada, confrontarsi e fondersi in un linguaggio omogeneo.

 

La Festa per la musica si ispira originariamente a quella che si svolge in Francia il 21 giugno di ogni anno, ma da questa se ne distingue immediatamente per le sue più autentiche motivazioni che sono quelle della promozione della cultura musicale nelle zone decentrate della città, della restituzione dell’arte ai luoghi della quotidianità e dell’urgenza di una interlocuzione da parte degli operatori culturali con le istituzioni locali.
Molte associazioni, centri sociali e scuole di musica operanti nel panorama  romano aderiscono con partecipazione al progetto. Vengono coinvolti dieci quartieri di Roma e alcuni paesi e città del centro-sud.

L’attenzione del Comune di Roma

Anche il Comune di Roma si interessa alla festa, ma non ne coglie il messaggio. Propone infatti di trasformarla in un grande evento musicale in cui le personalità più note si sarebbero esibite sui palchi centrali mentre i giovani emergenti avrebbero avuto libera espressione sui molteplici palchi installati in zone periferiche.
Non era questo il significato della Festa. Il proposito che animava gli organizzatori di Controchiave era l’esatto contrario: affermare la centralità del decentramento, la spontaneità degli artisti, la legittimazione dell’arte di strada.
Svuotata di interesse (e di conseguenza di un sostegno finanziario da parte delle istituzioni) la Festa riceve però un imprevedibile consenso da parte di un pubblico vasto ed eterogeneo. In pochi anni diventa un appuntamento fisso e irrinunciabile. La caratteristica della piazza, come spazio aperto, garantisce la convivenza e la contemporaneità di vari generi musicali. Sui palchi di Piazza Damiano Sauli, Piazza Masdea, Piazza Longobardi si alternano gruppi rock, etnici, folk, bande, orchestre e cori delle scuole musicali che si fondono con altri gruppi di giovani artisti indipendenti che propongono la loro musica e danno vita ad una comunicazione libera con il pubblico.

La Festa per la musica diventa Festa per la cultura
La Festa diventa stimolo di tante altre iniziative. A partire dal 1997 al linguaggio della musica si uniscono e contaminano altri linguaggi artistici: il teatro, la danza, la fotografia. Gli altri quartieri viaggiano in direzioni proprie, la Festa nella sua accezione originaria si concentra unicamente nel territorio della Garbatella e ufficializza l’appuntamento al primo sabato di giugno.

Molto più di una semplice festa
Diventa sempre più chiara l’aspirazione a stimolare un confronto con il pubblico sui contenuti di un progetto culturale, che rivendica spazi ed opportunità da destinare alle attività artistiche e culturali, di creare una rete partecipativa da parte degli operatori culturali (associazioni, scuole di musica, centri sociali, comitati di quartiere, organizzazioni onlus, singoli artisti) attorno ad un ideale di arte e cultura come strumenti per migliorare la qualità della vivibilità dei cittadini nel territorio, per favorire l’equilibrio tra le diversità e l’integrazione sociale.
I punti informativi dislocati lungo via Magnaghi saranno i luoghi di incontro e discussione proprio su questi temi: ribadire alle istituzioni locali il ruolo fondamentale che l’associazionismo ha per la vita del quartiere e la necessità di un coinvolgimento attivo nelle decisioni di politica socio-culturale nel territorio.
Questo appello, che si rinnova ad ogni edizione, negli ultimi anni è stato colto con interesse e favore dal Municipio XI il quale, particolarmente sensibile a forme di amministrazione partecipata, assicura agli organizzatori un finanziamento, se pur molto parziale, alla Festa.

4 giugno 2005

L’appello a questo nuovo sistema di partecipazione assume una portata ancor più significativa in relazione al recente risveglio culturale e sociale di cui la Garbatella è protagonista: un vero processo di svecchiamento determinato da numerosi programmi di riqualificazione, lotta  al degrado, acquisizione di spazi abbandonati, contenuti nel contratto di quartiere e in altri progetti di utilità sociale.
Anche quest’anno la Festa per la cultura rinnoverà per le strade della Garbatella uno scenario insolito, che è l’invenzione di un altro modo di vivere e sognare la vita. La magia dell’arte, per una giornata intera, inonderà le strade del quartiere facendo luce sulla bellezza della realtà, quella che non si vede ad occhio nudo perché troppo nascosta nelle pieghe dell’apparenza.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Giugno 2005

 

 

 

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