Di Anna Di Cesare
“Basta chiacchiere! Agire contro la violenza di genere” è il titolo della serie di conferenze il 9 novembre si è svolto l’ultimo appuntamento, in via del Porto Fluviale 35. Nel corso dei tre incontri che si sono svolti dallo scorso 28 settembre, il tema della violenza sulle donne è stato affrontato da diverse prospettive. Ieri è stata la volta del rapporto tra migrazione e questione di genere.
Quando si parla di migranti di solito non si pensa alle donne vittime di tratta, alle ragazze obbligate a matrimoni forzati, alle mogli costrette a stare a casa. Da questa premessa è partita la discussione cui hanno partecipato Angela D’Alessandro, responsabile della casa delle donne Lucha y siesta, Tiziana del Pra, attivista e fondatrice dell’associazione Trama di Terre, ed Enrica Rigo, professoressa associata di Filosofia del diritto dell’Università Roma Tre, autrice del libro edito da Carocci “La straniera. Migrazione, asilo, sfruttamento in una prospettiva di genere.”
Gli interventi
“Nel corso di questi quattro incontri” ha dichiarato l’assessore alla cultura Maya Vetri, “abbiamo affrontato aspetti intersezionali del tema della violenza di genere. Oggi parliamo di buone pratiche legate al tema delle donne migranti. Il tema della violenza è complicato da affrontare. C’è desiderio di contrastare, ma è difficile affrontare quest’argomento in maniera completa. Di fatto la violenza parte da una base culturale – ha continuato l’assessore – motivo per cui parliamo di buone pratiche, nella speranza di presentare e condividere modelli corretti.”
“Noi abbiamo pensato a questo incontro alla luce della connessione tra teoria e pratiche” ha proseguito Francesca De Masi, attivista della cooperativa sociale BeFree, “come del resto ci ha insegnato il movimento femminista. È impossibile parlare di teorie senza pratica quotidiana ma la pratica quotidiana diventa aridità se priva di riferimenti teorici, ed è per questo che partiremo da una discussione del testo La straniera della professoressa Enrica Riga.”
Durante la conferenza la disquisizione teorica si è alternata ai racconti delle esperienze personali delle attiviste, che ogni giorno entrano in contatto con donne sopravvissute alla violenza, con le loro storie e le loro difficoltà.
La registrazione completa dell’incontro è disponibile sulla pagina facebook di Industrie Fluviali, e a breve verrà anche inserita sulle piattaforme del Comune di Roma.





