Nannarè – Il protagonismo delle donne a Roma è stato tanto importante quanto ancora pochissimo indagato. È stato fondamentale negli anni della lotta al fascismo e nella guerra di Liberazione ma è continuato in modo diffuso anche nella stagione successiva per il voto, i diritti di cittadinanza, il lavoro, la vivibilità del territorio, i servizi. Molte donne hanno partecipato al grande flusso dei movimenti femminili e femministi, ma la carica e la portata dei cambiamenti non si è manifestata solo in quell’alveo.
Basti pensare come esempio alla esperienza delle fabbriche occupate, alle lotte per la casa, per la scuola contro i doppi turni e nei decreti delegati, nelle mobilitazioni per i diritti sociali e civili e nelle tante altre circostanze in cui la presenza delle donne è stata addirittura prevalente.
Sui valori di queste battaglie e sulla necessità di ricordarli si è costituita lunedì 11 novembre, all’Archivio Flamigni a Garbatella, l’associazione di promozione sociale Nannarè e il progetto di ricerca omonimo.
La creazione del Fondo Nannarè
L’associazione appena costituitasi, è il frutto di un percorso di un collettivo, iniziato già un paio d’anni fa: “In questi due anni di attività e ricerca abbiamo avuto, se ce ne fosse stato bisogno, la riprova della carenza, se non della assenza, di studi e pubblicazioni in grado di testimoniare e rappresentare la ricchezza e il contributo che queste esperienze hanno dato allo sviluppo materiale e immateriale del Paese – spiega Alba Orti Morbidelli rappresentante dell’associazione – L’obiettivo del nostro progetto è dar vita ad uno specifico Centro di documentazione per offrire a tutti coloro che vorranno indagare su questa materia un riferimento unitario che ne faciliti il compito, ne stimoli e supporti i programmi di divulgazione.
Raccogliere narrazioni, tracce, immagini e materiali a testimonianza di lotte e dell’impegno femminile per la libertà e il progresso di questa città e del Paese, non disperdendo testimonianze e contributi ancora disponibili e creando una sorta di repertorio delle fonti consultabili.
La collaborazione con l’Archivio Flamigni
Alla realizzazione del progetto ha dato grande impulso la collaborazione e la sensibilità manifestata dalla Direzione dell’Archivio Flamigni che si è resa disponibile ad ospitare e strutturare il Fondo Nannarè, accanto a quello già presente della cofondatrice Emilia Lotti. L’archivio, inoltre si sta impegnando per realizzare una borsa di studio e/o una tesi su questa originale esperienza e l’incoraggiamento di Mamma Roma BPA (Best Practices Award) che lo ha premiato nella sua settima edizione.
L’Associazione potrà vivere solo se riuscirà a salvaguardare lo spirito e lo stile di lavoro che l’hanno fin qui caratterizzata. Burocratismi e dinamiche che hanno segnato la fine di tante esperienze brillanti vanno accuratamente prevenute con la generosità e il vantaggio che può derivare dalla nostra maggiore esperienza in proposito. Il prossimo appuntamento è per lunedì 18 novembre all’Archivio, l’invito è aperto a tutte le persone che vogliono conoscere il progetto, chi ne fa parte e per programmare le attività dei prossimi mesi.