Tram-busto letterario, i venerdì d’estate al polo museale dei trasporti

Di Anna Di Cesare

Estate al polo, prende il via la rassegna romana dedicata a musica, letteratura e intrattenimento. Venerdì 23, a partire dalle ore 18,30, al Polo museale dei trasporti (via B. Bossi 7) si svolgerà il primo incontro. Tram-busto letterario: questo il titolo dell’iniziativa, che in parte è un gioco di parole (in riferimento al museo dei locomotori e tram storici, all’interno del quale si svolge) e in parte allude al carattere ludico e aggregativo dell’evento. “Non vogliamo fare delle lezioni, vogliamo divertirci” ci ha raccontato Sandra Pranzo Giuliani, responsabile dell’associazione culturale Donne di Carta. L’associazione è attiva dal 2008 per promuovere la lettura attraverso diversi canali, dall’organizzazione di rassegne alla fondazione di biblioteche, come l’Approdo a Garbatella, specializzata per l’infanzia, e la biblioteca Goliarda Sapienza a Montagnola.

L’ambizione di questa associazione, comunque, è un’altra: nell’ambito del progetto nato in Spagna “Farhenheit 451”, consiste nell’imparare a memoria poesie e brani di prosa, in modo tale da poterli trasmettere ovunque, a chiunque, in nome della loro bellezza, al di là delle condizioni e della disponibilità di mezzi.

L’ incontro di venerdì alle 18,30 vedrà protagonista il critico letterario Dario Pontuale, che racconterà Italo Calvino attraverso la lettura di passi scelti del “Sentiero dei nidi di ragno”, primo successo dell’autore nonché grande romanzo sulla Resistenza italiana. Per completare il quadro, i membri di Donne di Carta reciteranno a memoria brani tratti da altre opere, come le “Lezioni americane”.

Al secondo appuntamento – ore 20,30 – saranno invece ospiti le professoresse Mariella Bazzocchi e Lucia Staccone, esperte di canto orale, che risponderanno alla domanda: “ha ancora senso fare ricerca nel campo della tradizione popolare?” I canti di lavoro e d’amore, tramandati oralmente da generazione in generazione, sembrano appartenere a un mondo lontano; e in che modo e in che misura l’oralità entra ancora a far parte delle nostre vite? “Abbiamo sempre bisogno del contatto della voce umana, anche nel mondo moderno” ha continuato l’organizzatrice, “il successo della radio e dei podcast, per esempio, ne sono una prova.”

Ma la voce è anche lo strumento principale per trasmettere un patrimonio comune, e l’obiettivo di Donne di Carta è proprio quello di indagare tutte le modulazioni possibili – dal canto alla recitazione di racconti e poesia – del rapporto tra voce viva e memoria. “La memoria serve a tramandare, ma la voce è lo strumento con cui la memoria si trasmette” ha concluso l’organizzatrice. Un filo rosso, quello tra voce e memoria, che collegherà tutti gli incontri organizzati da Donne di Carta. Il Polo museale dei trasporti vi aspetta, ogni venerdì, fino al 15 settembre.

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