Momenti di sconcerto e preoccupazione all’Ardeatino nella mattinata di Pasqua. A turbare la tranquillità che solitamente caratterizza le domeniche in una zona residenziale quale quella adiacente al Parco Scott, due incendi a pochi metri di distanza e a poche ore l’uno dall’altro.
Il primo ha investito e distrutto il gabbiotto di una farmacia dove si effettuano i tamponi per il rilevamento dell’infezione da Covid-19, all’intersezione tra via Giacomo Trevis e via Alfonso Maria Massari.
Il secondo rogo – anch’esso in via Trevis – ha investito uno scooter parcheggiato sul marciapiede all’altezza del civico 55. Le fiamme che lo hanno avvolto hanno anche intaccato e danneggiato in parte una Fiat Panda Rossa.

Due allarmi nel giro di poche ore
Il primo evento, quello che ha distrutto il gazebo della farmacia, si è verificato poco dopo le 11:00 del mattino. L’incendio dello scooter ha avuto luogo invece tra le 14:30 e le 15:00.
I primi a intervenire, chiamati dagli abitanti della zona, sono stati i Vigili del Fuoco. Poi è stata la volta di una volante della Polizia di Stato a cui ha fatto seguito l’arrivo delle pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale. La stessa cosa è accaduta dopo poche ore, con l’incendio dello scooter e un nuovo allarme alla centrale del 115.
Naturalmente sono state formulate diverse ipotesi, quella più accreditata è che si tratti di due incendi dolosi.

Non si è esclude nessuna ipotesi
Se un gabbiotto non può prendere fuoco da solo, l’autocombustione per un mezzo a motore è un’ipotesi che comunque non può essere scartata a priori. Ma sulla mano di qualcuno ci sono pochi dubbi. I dubbi rimangono sul collegamento tra i due episodi e quindi sul fatto che si tratti della stessa mano.
Su questo indagheranno gli inquirenti che probabilmente passeranno al vaglio alcune telecamere di sicurezza della zona.
Nel frattempo i caschi bianchi stanno cercando di risalire al proprietario dello scooter, la cui targa si è liquefatta. Un traccia potrebbe arrivare dai numeri del telaio.
Il mezzo è risultato privo di catena antifurto, per cui non è nemmeno escluso che possa essere stato abbandonato lì e poi dato alle fiamme.





