C’è ancora aria di festa alla tabaccheria di Via Gaetano Casati 7, dove la sera di martedì 29 settembre sono stati vinti con una schedina al Superenalotto ben 935.482, 34. In realtà si tratta di due vincite, una di 899.502,25 euro a cui se ne aggiunge un’altra di circa 35.000.
Una cifra incredibile, che ha reso ricco il vincitore e che ha dato notorietà ad una delle tante ricevitorie della capitale. Dopo quattro giorni dal colpaccio c’è ancora un certo andirivieni di cittadini che entrano per complimentarsi con i titolari, commentando e fantasticando su come spendere tutti quei soldi e tentando contestualmente la fortuna.
Inutile dire che nessuno, tra avventori e passanti, sa chi ha centrato il colpo che ti cambia la vita. Nemmeno Stefano Tota, che dal 2016 gestisce la tabaccheria insieme ai fratelli Aldo e Roberto. “Nemmeno un sospetto, potrebbe essere chiunque, anche un giocatore occasionale o qualcuno che non è del quartiere”, anche se molti cittadini sono convinti che il nuovo Paperone appartenga alla zona.
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Stefano ci tiene a precisare che la ricevitoria dalla vincita non ha ricavato nulla, ma ammette che appena si è sparsa la voce che qualcuno aveva centrato un 5S, molti scommettitori si sono precipitati nel suo negozio anche per giocare una schedina minima da 1 € o perlomeno anche per un gratta e vinci.
Un dato è certo, quando ci si mette di mezzo la fortuna (o la sfortuna a seconda dei casi) c’è poco da fare. È una semplice questione di probabilità. Che poi è sempre la stessa. La sequenza magica, ovvero la combinazione vincente, per l’estrazione di martedì, era 14, 18, 19, 33, 34, 80, numero Jolly 48 e SuperStar 19. Ebbene, le probabilità che esca una sequenza 1, 2, 3, 4, 5, 6, numero jolly 7 e SuperStar 8 è identica. Strano a dirsi, soprattutto quando di mezzo ci sono i numeri. Ognuno di noi, nella propria vita, ha una sequenza numerica, che potrebbe essere una data significativa, quale un compleanno o un anniversario.
“A Roma, ma anche nel resto d’Italia – ci fa notare un signore che ha appena comprato dei sigari – c’è una parola sola, o forse due accompagnate da una serie di punti esclamativi, quando si vince una cifra così elevata…”.
di Stefano Baiocchi
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