Un regalo buono che fa bene 2008

Un regalo buono che fa bene

Giunta alla quarta edizione, si è chiusa la campagna “Un regalo buono che fa bene”, promossa dalle associazioni Cara Garbatella e Altrevie in occasione delle festività natalizie, attuata attraverso la vendita di olio extra-vergine di oliva, il cui ricavato è stato destinato a fini di solidarietà. …..

Pedonalizzazione di Piazza Sant’Eurosia

Sporcizia nel giardino del CTO

Un regalo buono che fa bene

Giunta alla quarta edizione, si è chiusa la campagna “Un regalo buono che fa bene”, promossa dalle associazioni Cara Garbatella e Altrevie in occasione delle festività natalizie, attuata attraverso la vendita di olio extra-vergine di oliva, il cui ricavato è stato destinato a fini di solidarietà.
Un regalo che fa doppiamente bene poiché, notoriamente, si tratta di un prodotto salutare a cui, già nel II sec. d.C., Galeno (celebre medico di epoca romana), attribuiva proprietà curative.
Nelle settimane immediatamente precedenti le festività natalizie, dunque, molti cittadini si sono rivolti a Mario Di Martino, l’infaticabile componente del Comitato direttivo del Centro di Via Pullino, per ritirare il prodotto depositato nei locali del Centro. Rispetto alle scorse edizioni, tuttavia, le difficoltà di bilancio delle famiglie della Garbatella si sono fatte sentire anche nella vendita del nostro olio che ha comunque raggiunto la ragguardevole cifra di oltre 350 litri e ha prodotto una raccolta di fondi destinati ad alleviare le sofferenze dei meno fortunati.

Pedonalizzazione di Piazza Sant’Eurosia

Abito a Via Filippo Tolli, la strada che costituisce il lato corto del bel parco di San Filippo Neri. Come avevamo previsto alla vigilia della risistemazione delle strade del quartiere, la pedonalizzazione dell’attigua Piazza Sant’Eurosia non è servita altro che a sottrarre spazio alla sosta delle macchine, mentre non è valsa a qualificare quell’area a favore dei pedoni. Infatti metà della piazza rimane deserta perché tagliata fuori dal traffico pedonale, mentre l’altra metà, quella che confina col cancello dell’oratorio, serve solo al vicino bar per esporre qualche tavolino: un “punto debole” di aggregazione, se si considera che è attaccato al vasto e frequentatissimo
spazio del parco.
E intanto è diventato ancora più difficile trovare un buco per posare la macchina. Quella dei parcheggi sì che è un’emergenza che esaspera i cittadini e li costringe a continuare a girare e girare alla ricerca di un buco per posare l’auto. In compenso non è stato risolto il nodo del pericolosissimo incrocio della mia strada con Via Macinghi Strozzi dove non sono stati modificati i marciapiedi in modo da impedire alle auto di parcheggiare all’incrocio coprendo in tal modo la visuale. Io credo che a quell’incrocio si debba mettere un semaforo, non bastando il lampeggiatore sistemato anni fa. Insomma si è fatto quel che non serviva e non
si è fatto quel che i residenti chiedono.

Vittorio Strambaci

Sporcizia nel giardino del CTO

Se vi trovate a passare per Via di San Nemesio, evitate di gettare lo sguardo al di là della cancellata che segna il confine del giardino del CTO. Vi apparirà uno spettacolo poco edificante, considerando tra l’altro che si tratta del verde che circonda un ospedale. Nello spazio ristretto che c’è tra la cancellata e un filare di cipressi che fanno da siepe c’è di tutto: sporcizia, buste di plastica, bottiglie, ferri vecchi, bucce di frutta e i soliti immancabili gatti vagabondi. Faccio da mesi quel percorso: mai visto qualcuno che pulisca.

Cristoforo

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 5 – Marzo 2008

 

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