Fondi regionali: il futuro dell’ex cinema Ambassade

Cinema e terzi luoghi, una sfida culturale per il Lazio e per il Municipio VIII

Il Municipio VIII guarda con interesse all’emendamento presentato dalle opposizioni in Consiglio regionale del Lazio, a prima firma del consigliere Claudio Marotta (Sinistra Civica Ecologista), che prevede 4 milioni di euro per il rilancio delle sale cinematografiche e dei “terzi luoghi”. Una proposta che parla direttamente anche al nostro territorio e alla vicenda dell’ex cinema Ambassade della Montagnola, storico spazio culturale oggi chiuso e abbandonato.

Cultura come rigenerazione urbana

L’emendamento nasce dalla consapevolezza della crisi che ha colpito molte sale cinematografiche negli ultimi anni, come l’ex cinema Ambassade di Montagnola: tra aumento dei costi e cambiamento delle abitudini di fruizione. Una crisi che rischia di impoverire i quartieri e di cancellare luoghi fondamentali di socialità e partecipazione culturale.
Lo stanziamento aggiuntivo è finalizzato a un programma regionale di rigenerazione dei cinema attivi o in disuso e di spazi polifunzionali, da trasformare in presìdi culturali innovativi, accessibili e sostenibili. Il programma sarà attuato attraverso bandi pubblici, con criteri di qualità e impatto sociale, e vedrà nella Fondazione Roma & Lazio Film Commission il soggetto attuatore naturale. L’obiettivo non è solo sostenere le sale in difficoltà, ma investire su luoghi vivi e multifunzionali, capaci di tenere insieme cultura, formazione e socialità.

Il presidio cittadino di marzo 2025 davanti l’Ambassade

L’Ambassade e il diritto alla città

Il caso dell’ex cinema Ambassade, in via Accademia degli Agiati, è emblematico per il Municipio VIII. Chiuso dal 2020 e lasciato nell’incertezza dopo la messa all’asta, rappresenta un patrimonio collettivo che rischia di andare perduto. Eppure, per anni è stato un punto di riferimento per la vita culturale e sociale del quartiere Montagnola.
Ridare vita all’Ambassade significa restituire alla comunità uno spazio pubblico e culturale, contrastando l’abbandono e la desertificazione urbana. Per questo Sinistra Civica Ecologista chiede di sostenere e rafforzare l’emendamento: un’opportunità concreta per rivendicare anche nel Municipio VIII un futuro per i luoghi dismessi, nel segno del diritto alla città.

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